Vita Chiesa
NELL’APRILE 2004 IL PELLEGRINAGGIO DEI VESCOVI EUROPEI A SANTIAGO DE COMPOSTELLA
“Un cammino spirituale che richiama il senso dell’unificazione europea” attraverso il quale le nazioni del continente “si uniscono nella UE e, al tempo stesso, si aprono al mondo”. Così i vescovi della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea) e l’arcivescovo di Santiago de Compostella, mons. Juliàn Barrio Barrio, definiscono “Santiago 2004”, il pellegrinaggio che si svolgerà nell’aprile dell’anno prossimo per celebrare l’unificazione del continente con l’ingresso, fissato per il 1° maggio, dei dieci nuovi Stati, e che verrà presentato domani 9 maggio, Giornata dell’Europa. “L’imminente adesione dei Paesi dell’Europa centrale e meridionale scrivono i presuli in una dichiarazione resa nota oggi ci colma di gioia, e noi l’attendiamo con fiducia. Nello stesso tempo, pensiamo a chi guarda a questa nuova fase della storia europea con inquietudine di fronte all’ignoto che essa rappresenta”. I vescovi si dicono inoltre “convinti che sia “tempo di approfondire ulteriormente la dimensione spirituale dell’Europa, perché se Yahvé non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori'”. Di qui l’importanza del pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo Giacomo a Compostella nell’anno della riunificazione europea, che è anche un anno santo per il Santuario. Il pellegrinaggio inizierà il 17 aprile 2004 al monastero benedettino di Santo Domingo di Silos e coinvolgerà più di 300 partecipanti, inviati dalle Conferenze episcopali dell’attuale e della futura Unione, oltre a politici, giornalisti, artisti, scrittori e gente comune. Conclusione, il 21 aprile, a Santiago de Compostella. “Un pellegrinaggio che sono ancora parole dei vescovi con la sua rete di strade estesa in tutta Europa è simbolo perfetto dell’unità del continente” e, con la “vicinanza del luogo alle sponde dell’oceano ci pone a confronto con un futuro ancora sconosciuto”.
Auspicando che “alcuni rappresentanti di altre confessioni cristiane ci accompagnino nel cammino verso Santiago”, i presuli rimarcano che “all’approssimarsi dell’unificazione politica dell’Europa, le sfide ecumeniche si fanno maggiormente sentire” e “occorre una comunione sempre più stretta tra le forze spirituali e religiose del continente”.