Cultura & Società

NAVE ROMANA INDIVIDUATA IN ACQUE DELL’ELBA

Il carico di una nave romana colata a picco circa duemila anni fa è stato ritrovato nella acque antistanti Marciana Marina, all’Isola d’Elba, ad una profondità di 64 metri. Il carico si compone di 9 dolia, cioé grandi contenitori in ceramica, alti intorno ai 2 metri e con una circonferenza di 5 metri. La scoperta è stata fatta sulla base dei racconti dei pescatori della zona che parlavano di reti che si impigliavano in quella zona malgrado risultasse a fondale fangoso nelle carte nautiche. A credere ai racconti dei pescatori sono stati due elbani doc, Gian Lorenzo Anselmi, presidente del Circolo Legambiente Arcipelago Toscano, e Sergio Spina, esperto di architettura navale che hanno chiesto al sub Marco Agnoloni ed al biologo Popi Adriani di immergersi in quel punto. La prima prova della presenza dei gradi dolia è emersa proprio dalle riprese sottomarine che Agnoloni e Adriani hanno fatto. Con ogni probabilità il fasciame e il resto del carico sonoancora sotto il fango. A giudicare dalle immagini, il relitto è intatto. Si tratta, in poche parole, di una tomba d’acqua, inviolata per 2.000 anni, che potrà fornire agli archeologi una miriade di informazioni. Ora si tratta di tutelare e di difendere dai trafugatori i reperti individuati. A questo proposito il sindaco di Marciana Marina, Giovanni Martini, sta pensando di piazzare telecamere fisse sul fondo per controllare il relitto 24 ore su 24, ma ogni decisione dovrà essere prima valutata con Soprintendenza e ministero dei beni culturali. (ANSA)