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NAUFRAGIO CONCORDIA, TROVATA LA SESTA VITTIMA; 16 ANCORA I DISPERSI

(ASCA) – Si aggrava il bilancio delle vittime del naufragio della Costa Concordia: nella notte, intorno alle due, è stato individuato il cadavere di un uomo. Il corpo, che non è stato ancora recuperato dai Vigili del Fuoco, si trova in uno dei corridoi del secondo ponte. Si tratta quindi della sesta vittima accertata dal disastro, mentre i dispersi sono 16, tra cui una bimba di 5 anni.Ieri gli speleo-sub dei Vigili del Fuoco avevano trovato altri due corpi senza vita. Le due vittime ritrovate ieri sono Giovanni Masia (86 anni) e Gual Guillermo, di nazionalità spagnola, (69). Entrambi erano passeggeri. Ieri, però, sono state anche salvate tre persone: una coppia coreana in viaggio di nozze e il commissario capo della nave Manrico Giampedroni. Intanto prosegue l’inchiesta della Procura di Grosseto. Il comandante della nave Francesco Schettino, fermato in carcere, è in attesa dell’interrogatorio di garanzia di fronte al Gip. Per lui i magistrati ipotizzano i reati di naufragio, omicidio plurimo colposo e abbandono della nave. L’ipotesi della Procura è che la nave si sia avvicinata troppo alla costa, per fare il cosiddetto “inchino”, cioé un saluto con la sirena all’Isola. “Sembra che il comandante – afferma la Costa in una nota – abbia commesso errori di giudizio che hanno avuto gravissime conseguenze: la rotta seguita dalla nave è risultata troppo vicina alla costa, e sembra che le sue decisioni nella gestione dell’emergenza non abbiano seguito le procedure di Costa Crociere che sono in linea e, in alcuni casi vanno oltre, gli standard internazionali”. E’ già stata trovata e sequestrata la scatola nera della nave che sarà analizzata: ci sarà da capire se la rotta seguita fosse corretta o meno, se l’allarme sia stato dato in tempo e se le procedure di evacuazione siano state rispettate.Il legale di Schettino, avvocato Giulio Leporatti, spiega che il suo cliente è “sconvolto e turbato” ma ribadisce che ha operato “con perizia” portando la nave vicino alla riva, evitando così molte vittime.