Italia
NAUFRAGIO CONCORDIA: REGIONE SI COSTITUIRA’ PARTE OFFESA
La Regione Toscana si costituirà quale parte offesa nel procedimento penale contro i responsabili della tragedia del Giglio. Questo ai sensi dell’art. 90 del Codice di procedura penale, secondo il quale è consentito alla Regione intervenire per la lesione degli interessi da essa tutelati in materia di protezione civile, trasporto marittimo per i servizi di continuità territoriale, infrastrutture portuali di interesse regionale. La parte offesa può presentare memorie ed indicare elementi di prova. Ciò che è accaduto all’isola del Giglio non può restare impunito afferma il presidente Enrico Rossi C’è un bisogno di verità e di giustizia. Tutti i cittadini si augurano di conoscere in tempi rapidi come sono andati realmente i fatti, di sapere chi ha sbagliato e chi paga per gli errori e per i danni causati alle persone, all’ambiente e al contesto sociale, economico e civile. Per questo abbiamo preso questa decisione. Presenteremo una memoria e porteremo tutti gli elementi di prova sui danni che la Costa Concordia ha provocato agli interessi che la Regione vuole e deve tutelare. La Regione interverrà già a partire da questa fase iniziale delle indagini. Secondo il parere dell’Avvocatura regionale, a cui il presidente Rossi ha chiesto un approfondimento in materia, quando poi ci sarà il rinvio a giudizio la Regione potrà costituirsi parte civile nel processo penale e quindi avanzare la richiesta di risarcimento del danno nell’ambito del processo civile. La Regione potrà far valere, dimostrandoli, oltre al danno all’immagine i danni al turismo, al trasporto marittimo per i servizi di continuità territoriale, alle infrastrutture portuali, richiedere le maggiori spese sostenute per il servizio di protezione civile ed eventualmente per l’assistenza sanitaria garantita.