Vita Chiesa
Natale non è una magia, Dio entra nella storia. Gli auguri del vescovo Roberto Filippini
Mons. Filippini fa riferimento alla domanda di Giovanni Battista quando incontra Gesù: «Sei Tu …o dobbiamo aspettare un altro?». “Una questione drammatica – scrive – che torna continuamente anche dentro di noi. La risposta di Cristo sta nei segni che compie: ciechi a cui vengono aperti gli occhi, sordi che cominciano ad udire, muti a cui torna la favella, paralitici che riprendono a camminare e persino morti che tornano a vivere! Non tutti i ciechi, non tutti i sordi, non tutti i muti, non tutti i paralitici, non tutti i morti… Gesù ha gettato dei semi, ha iniziato una storia di salvezza che cresce in una terra dove è ancora presente la zizzania, ma che è stata fecondata dal suo amore e che darà Con il Natale, scrive Filippini, “Dio entra nell’oscurità della nostra storia e offre a tutti la sua compagnia di tenerezza misericordiosa e di perdono, offre a tutti un riscatto e una possibile rinascita, illumina la mente e i cuori. Disegna sentieri di nonviolenza e di fraternità anche dove le guerre versano fiumi di sangue. E unisce con il suo sangue offerto in sacrificio, persino i nemici che si aprono al suo amore”.
Questa quindi la conclusione: “Non dobbiamo aspettare un altro, carissimi amici! Accogliamo Gesù nelle nostre vite e con Lui nasceremo a nuova vita, cominciamo a vedere con i suoi occhi il nostro prossimo, ad ascoltare la voce degli altri come fratelli da amare, proviamo a camminare insieme e non più da soli, cerchiamo di dire parole di comunione e di amicizia, compiamo gesti di condivisione”.