Vita Chiesa

Natale in Terra Santa: il messaggio di Natale del Custode Patton, “ascoltiamo la voce dell’Innocente”

In questo Natale "ci inginocchiamo davanti alla mangiatoia nella quale Maria depose il bambino Gesù, e accogliamo l’invito rivolto da papa Francesco al mondo intero in occasione dello scorso Natale: ‘dire sì’ al Principe della pace significa dire ‘no’ alla guerra"

Padre Francesco Patton

“Ascoltiamo la voce dell’Innocente”. È il messaggio che padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, rivolge in questo Natale “a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, che amano la Terra dove è nato il nostro Signore Gesù!”

“Le sue parole – dice – ci riempiono di speranza e ci spingono a prenderci la responsabilità di dare voce all’Innocente”.

Nel messaggio il Custode ricorda i tempi difficili nei quali Gesù si trova a nascere con Erode il re che “arriva a compiere una strage preventiva, facendo uccidere tutti i bambini della zona di Betlemme dai due anni in giù, per evitare il rischio che qualcuno di loro, divenuto grande, gli sottragga il potere e il regno”.

I tempi di allora e quelli di oggi: “In questo Natale, ancora oscurato dal buio dell’odio e della guerra, ancora contagiato dal virus dell’umana indifferenza, ancora arrossato dal sangue dei troppi innocenti uccisi – dice padre Patton – ci inginocchiamo davanti alla mangiatoia nella quale Maria depose il bambino Gesù, e accogliamo l’invito rivolto da papa Francesco al mondo intero in occasione dello scorso Natale: ‘dire sì’ al Principe della pace significa dire ‘no’ alla guerra, e questo con coraggio: dire ‘no’ alla guerra, a ogni guerra, alla logica stessa della guerra, viaggio senza meta, sconfitta senza vincitori, follia senza scuse. Ci inginocchiamo per accogliere il Principe della Pace, affinché il suo messaggio di speranza e di amore possa illuminare le nostre vite e quelle dell’intera umanità. Dal presepe, il Bambino ci chiede di essere voce di chi non ha voce: voce degli innocenti. Non dimentichiamolo nel momento in cui ci stringiamo le mani e ci scambiamo reciprocamente gli auguri”.