E’ nato nel luogo di ritrovo per eccellenza dei giovani aretini, piazzetta San Michele. Il centro diocesano giovanile ora è una splendida realtà, nel pieno del centro storico di Arezzo. Una realtà destinata a crescere nei prossimi mesi, pensata da giovani per giovani. È il luogo dove «il Concilio ha fatto il suo ingresso ad Arezzo e che torna ad essere il centro di propulsione per i giovani», ha dichiarato l’Arcivescovo Riccardo Fontana, che ha sostenuto il progetto.«L’antica chiesa dei camaldolesi – ha chiarito il presule – sarà la sede anche della rinata Fuci, la federazione degli universitari cattolici, guidata dal monaco camaldolese don Matteo Ferrari, e così si recuperano le tradizioni e gli spazi della Chiesa locale, mettendosi in linea con la questione della sfida educativa sulla quale la Conferenza episcopale italiana ha richiamato l’attenzione dei cattolici».Si tratta del raggiungimento di un traguardo a cui molti sacerdoti, come don Giancarlo Rapaccini, da anni impegnato nelle attività di coordinamento della pastorale giovanile, stavano lavorando dal 1993: poter contare su un luogo stabile di aggregazione e preghiera, in cui i ragazzi possono incontrarsi, confrontarsi, crescere umanamente e spiritualmente nella comunione reciproca, sotto l’attenta guida di parroci e formatori. Il successo è legato anche e soprattutto al fatto che il centro di San Michele ospiterà gli uffici di pastorale giovanile, dove verranno programmate e coordinate le attività di tutta la diocesi. Un punto di riferimento importante, quindi, non solo per i ragazzi aretini, ma per tutti coloro che cercano risposte concrete nella Chiesa e in coloro che la rappresentano. Il centro, dedicato a Giovanni Paolo II, è stato inaugurato durante la novena della Madonna del Conforto con centinaia di giovani che hanno organizzato con entusiasmo l’evento.La cerimonia è stata particolarmente suggestiva: l’arcivescovo Fontana ha consegnato simbolicamente le chiavi di San Michele ai ragazzi che l’attendevano nelle gradinate della chiesa e sono stati proprio loro ad «aprire le porte» di quella che possono sentire come una «casa».Una casa nella quale hanno deciso di entrare, chiedendo la benedizione della Madonna del Conforto. Così sono partiti in processione guidati da don Danilo Costantino e dai sette preti che si dedicano alla Pastorale Giovanile – uno per zona della diocesi – attraversando il corso con una grande croce di legno, le torce in mano e recitando il Rosario, fino ad arrivare ai piedi di Maria. Un’opera segno, per testimoniare ai loro coetanei come riescano a trovare una risposta valida ai loro dubbi e alle loro paure, solo e unicamente in Gesù Cristo.«Il centro di San Michele – ha dichiarato Filippo Manni, animatore del Valdarno – permetterà a tutti noi di riscoprire e semplificare la nostra fede, la cui sintesi sta nel comandamento che dobbiamo imparare a vivere, magari partendo proprio da qui: “amatevi come io vi ho amato”». In questo senso, lo stesso don Danilo Costantino ha sottolineato come «l’apertura di questa struttura vuol dare ad ogni ragazzo la possibilità concreta e tangibile di vivere in comunione con gli altri e con il Signore».«Nostro obiettivo – ha aggiunto – è fare di questo luogo il centro spirituale e pastorale di tutta la diocesi aretina, cortonese e biturgense. Sarà preciso compito di noi sacerdoti, investiti del mandato che ci ha conferito monsignor Fontana, farci tramite e ponte di questa missione». di Maria Grazia ProfetaI VOLTI, GLI INCONTRI, I LUOGHI E I SOGNI IN MOSTRA NELL’EX CHIESA CAMALDOLESE «Obiettivo giovani» questo il titolo dell’iniziativa organizzata dal centro di pastorale giovanile della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Si tratta di una mostra-concorso di fotografia che avrà come protagonisti i volti, gli incontri, i luoghi e i sogni dei ragazzi aretini, cortonesi e biturgensi. Saranno selezionati i migliori 50 scatti che andranno a costituire una mostra permanente all’interno del centro di pastorale giovanile «Giovanni Paolo II» nella chiesetta di San Michele ad Arezzo.Le opere saranno esposte da sabato 16 aprile. Si tratta della prima iniziativa ospitata dal nuovo centro giovanile nel cuore di Arezzo, recentemente inaugurato e fortemente voluto dall’arcivescovo Riccardo Fontana. La mostra rappresenta una grande vetrina per questa realtà dedicata a tutti i giovani della diocesi.