Vita Chiesa
Nasce a Firenze l’archivio delle personalità del mondo cattolico
La sua missione sarà dunque quella di conservare e mantenere vitali le fonti della memoria collettiva in questo campo. L’archivio avrà sede nei locali dell’Opera della Madonnina del Grappa, a Firenze, grazie a una convenzione che Arcton ha concluso con l’Opera e che prevede l’integrazione e il supporto reciproco per la conservazione e lo studio della documentazione.
All’associazione, presieduta dal cardinale Silvano Piovanelli, hanno aderito gli eredi di alcune delle più importanti personalità del mondo cattolico del Novecento come don Ajmo Petracchi, Gian Paolo Meucci, don Danilo Cubattoli, don Carlo Zaccaro, don Renzo Rossi, don Mario Lupori e molti altri. L’accordo concluso con l’Opera prevede la collaborazione anche per la sistematizzazione e la messa a disposizione degli studiosi della documentazione lasciata da don Giulio Facibeni. Sono in corso contatti per acquisire archivi di altre personalità di rilievo.
“Abbiamo preso questa iniziativa – ha detto Piovanelli questa mattina in conferenza stampa – per non perdere la memoria della cose dette, fatte e scritte in questo nostro ambiente in modo che possiamo andare con più forza incontro al futuro. Si tratta di un servizio rivolto a coloro che sono in possesso di lettere, scritti, documentazione, che non sa come tenerle e che quindi possiamo impedire che vadano disperse”. “In questo momento – ha aggiungo Piovanelli – non ci sono risorse ma speriamo che da parte degli enti e delle istituzioni ci sia una consapevolezza dell’importanza del mantere questi archivi e metterli a disposizione degli studiosi”.
“L’obiettivo iniziale di Arcton – ha detto il cardinale Piovanelli – è quello di costituire un punto di riferimento per l’individuazione e la raccolta di tutto il materiale documentario di valore storico e biografico in modo da evitare che vada disperso materiale rilevante e importante per ricostruire un periodo così importante e fecondo per la storia del movimento cattolico toscano”.
Il prossimo passo sarà quello di mettere a disposizione dei giovani studiosi borse di studio per l’attenta selezione dei documenti: “Questi restano di proprietà degli eredi: l’accesso, la consultazione e la pubblicazione saranno comunque soggette al loro vaglio e approvazione”, ha precisato il cardinale.