A quasi tre mesi da quando il ciclone Nargis si è abbattuto sul Myanmar, 700.000 bambini hanno ancora bisogno d’assistenza di lungo periodo. A farlo presente è l’Unicef, che ricorda che quasi due milioni e mezzo di persone sono state colpite dal ciclone, che ha distrutto centinaia di migliaia di case, scuole e centri sanitari. Sebbene vi sia stato un graduale miglioramento delle condizioni dei bambini e siano stati scongiurati i rischi di grandi epidemie, dobbiamo potenziare gli sforzi affinché bambini e famiglie possano riprendersi completamente dalla devastazione provocata dal ciclone Nargis, ha dichiarato Ramesh Shresta, rappresentante dell’Unicef in Myanmar. Lo scorso 10 luglio, l’Onu ha lanciato un nuovo appello per il Myanmar: dal 4 maggio ad oggi l’Unicef ha effettuato più di 200 missioni nelle aree colpite e oltre 50 voli umanitari hanno portato aiuti dell’Unicef in Myanmar. Tra i risultati finora conseguiti, l’Unicef ha distribuito kit sanitari d’emergenza per la cura di 630 mila persone; 21.283 kit da parto e 2.361 di farmaci di base. Dato l’impatto del ciclone sul settore istruzione, l’Unicef sta sostenendo le attività scolastiche attraverso la distribuzione di tende scuola – di cui 123 già installate – e la fornitura di 181.269 teli impermeabili che hanno permesso di rendere nuovamente agibili 1.324 scuole scoperchiate del tetto.Sir