Cultura & Società
Musicus Concentus e Opera di Santa Maria del Fiore, concerto a Firenze il 15 dicembre
Per comprendere il significato di questo spettacolo di Gianni Coscia è necessario partire da due assunti fondamentali: innanzitutto quello legato al titolo di un piccolo-grande capolavoro di Umberto Eco, pubblicato da Bompiani nel 2004 e intitolato “La misteriosa fiamma della Regina Loana”. Del libro, Gianni Coscia (monumentale fisarmonicista piemontese e vero testimone di un secolo di musica italiana), è parte integrante visto che è l’anima nascosta dell’amico del protagonista del romanzo.
Il secondo, fondamentale, è legato alla grande amicizia che ha legato Coscia a Eco per tutta la vita. Durante gli anni adolescenziali i due si frequentavano con grande assiduità scambiandosi esperienze e crescendo insieme alla conquista del sapere del tempo che stavano vivendo.
Gianni Coscia è ironico e sapiente narratore di fiabe e aneddoti padani e lo spettacolo che lo vede protagonista è una strepitosa raccolta di storie “musicate” in diretta. In breve, una sorta di enciclopedica storia italiana in musica, fatta di poesia, ricordi e citazioni che altrimenti andrebbero persi nella nebbia del tempo. Qualcosa in cui perdersi e sognare. Qualcosa che fa bene al cuore.
Gianni Coscia, alessandrino doc nato nell’anno 1931 dello scorso secolo, dopo aver completato studi classici, ha svolto la professione di avvocato per molti anni, lavoro che ha relegato la musica nel “retrobottega”.
Un po’ per fortuna ma innanzitutto per immensa bravura ha poi invece suonato con alcuni fra i più grandi nomi del mondo della musica tout-court degli ultimi sessant’anni. Inutile enumerare o snocciolare quei nomi. Gianni è una sorta di quintessenza di una nobile storia italiana. Quella fatta di qualità e intelligenza, classe ed eleganza, ironia e soavitudine. Un unico e abilissimo raccontatore in musica e parole di un secolo di vita italiana. Una sorta di orchestra irripetibile concentrata in un briciolo di saggezza che rende giustizia alla storia della musica. Con quella punta di “nebbia” antica che soltanto alcuni padani possono permettersi e che ci rimandano ai grandi, immensi racconti di vita di Umberto Eco e Tonino Guerra e alle affascinanti note del principe Gorni Kramer e di davvero pochissimi altri.
Le attività dell’Associazione Musicus Concentus sono realizzate grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e Fondazione CR Firenze. Sponsor: Cdr Srl.