Cultura & Società
Musical sulla «Divina Commedia» in piazza a Firenze
di Riccardo Bigi
Sarà l’evento culturale più significativo dell’estate fiorentina. Venerdì 3 e sabato 4 luglio arriva a Firenze «La Divina Commedia», lo spettacolo ideato e realizzato da don Marco Frisina mettendo in musica il poema dantesco. Alcuni numeri danno l’idea della grandiosità della produzione. In piazza Santa Croce sarà realizzato un palco di 288 metri quadrati, indispensabile per ospitare un cast di 24 persone tra cantanti, ballerini e acrobati mentre una scenografia virtuale alta trenta metri e larga quaranta sarà proiettata sulla facciata della basilica, usando un proiettore di nuova generazione (unico in Italia) per dare vita a immagini e scenari che accompagnano lo svolgersi del racconto ma anche a personaggi giganteschi che interagiscono con i protagonisti. Sulla scena poi costumi affascinanti e anche le creature fantastiche create dal premio Oscar Carlo Rambaldi (il «padre» di E.T.). Dopo il debutto, il 22 novembre 2007, la prima edizione dello spettacolo ha visto 3 mesi di repliche continue a Roma e poi un giro per l’Italia per un totale di oltre 300.000 spettatori.
Le date fiorentine (uniche in Toscana) segneranno il debutto della seconda edizione dello spettacolo, che è stato arricchito con due nuove arie e con nuove, imponenti scenografie. Alla base di tutto resta il poema dantesco: i testi (curati da Gianmario Pagano) riproducono fedelmente i versi del poeta fiorentino, e lo spettacolo ha già incontrato il favore dei critici più rigorosi. La musica aggiunge alle parole tutta la sua capacità di emozionare e coinvolgere, rendendo ancora più vivi i personaggi che Dante e Virgilio incontrano nel loro viaggio: Paolo e Francesca, Pia dei Tolomei, Ulisse, Beatrice…
Un vero e proprio «kolossal», come lo hanno chiamato i giornali italiani e stranieri; uno spettacolo per il quale è difficile trovare la definizione giusta. Opera lirica? Musical? Un po’ di tutto questo, e se possibile anche qualcosa in più. I linguaggi musicali si alternano e si mescolano, le sonorità rock e le atmosfere cupe dell’Inferno lasciano spazio alle struggenti melodie del Purgatorio e alle arie sinfoniche del Paradiso in un’esplosione di colori, luci e coreografie. Una produzione che non ha niente da invidiare a Broadway o ai migliori spettacoli londinesi. E tutto questo mantenendo il testo saldamente ancorato ai versi di Dante e al suo straordinario viaggio dall’Inferno al Paradiso, alla ricerca dell’«Amor che move il sole e l’altre stelle».
Frisina: «Tanti linguaggi musicali per accompagnare il percorso interiore dall’Inferno al Paradiso»
Portare questo spettacolo a Firenze era doveroso, in omaggio a Dante. Ma è anche una grande emozione: sappiamo quanto la Divina Commedia sia amata e conosciuta in Toscana, e quindi per noi sarà un esame durissimo». Don Marco Frisina ha aspettato molti anni prima di realizzare lo spettacolo sul poema dantesco.
Direttore della Pontificia Cappella musicale Lateranense e dell’ufficio liturgico della diocesi di Roma, ha al suo attivo la composizione di canti liturgici, ma anche di colonne sonore di film a tema storico e religioso trasmessi da Rai e Mediaset. L’idea di un lavoro su Dante però lo ha seguito durante tutta la sua carriera: «Non avevo mai trovato il coraggio di farlo. Poi ho provato, e sono rimasto sorpreso dal vedere con quanta naturalezza la musica si sposava con il testo dantesco, esaltandone il potere emozionale. Ho cercato prima di tutto di ascoltare la musicalità dei versi: Dante usa una grande varietà di linguaggi, per questo ha cercato di rendere questa ricchezza espressiva con generi musicali diversi».
Dal quartetto d’archi alla chitarra elettrica, dal gregoriano alla polifonia, nello spettacolo di don Frisina si trova davvero tutto: la fedeltà al testo dantesco però è altissima.
«Gli esperti dantisti afferma ci ritroveranno, in forma integrale, tutti i brani più famosi, dall’ora che volge al desìo al canto alla Vergine Madre, figlia del tuo Figlio. Brani come questi sono rispettati senza cambiare una virgola, e non poteva essere altrimenti. Certo abbiamo dovuto fare delle scelte e dei tagli, ma cercando di rispettare il poema dantesco nel suo insieme».
Uno degli aspetti interessanti dello spettacolo è proprio quello di offrire, in due ore, una «visione d’insieme» della Divina Commedia: «Il testo dantesco afferma don Frisina ha una sua logica narrativa che ha volte si perde, puntando lo sguardo solo sui singoli episodi. Nel viaggio di Dante invece c’è un messaggio preciso: è il viaggio dell’uomo alla ricerca dell’Assoluto, un viaggio doloroso ma anche pieno di speranza e di gioia. In questo senso Dante rappresenta l’uomo di ogni tempo».
Lo spettacolo è realizzato dalla «Nova ars» ed è patrocinato tra gli altri dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal Vicariato di Roma. Il costo dei biglietti (compresa la prevendita) va dai 22 euro delle tribune ai 50 euro della platea numerata: si possono acquistare al circuito box office (055.210804) o al botteghino del Teatro Verdi.
Per i gruppi organizzati (scuole, parrocchie, associazioni…) i biglietti della platea sono in vendita con uno sconto interessante: 44 euro (compresa la prevendita) per il primo settore, 33 per il secondo settore. Ogni venti biglietti ne viene dato uno in omaggio. Per informazioni e prenotazioni per gruppi, ci si può rivolgere allo 055-415390.
Ogni altra informazione (ma anche le immagini dello spettacolo, sul sito www.ladivinacommediaopera.it