Cultura & Società

Museo delle Navi di Pisa, accordo sulla ricerca con la Spagna

Venerdì 24 luglio, alle ore 11.00, sui Lungarni pisani, si presenterà l’accordo di collaborazione tecnico-scientifica tra il Museo e La Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma, organo del CSIC (il Consiglio Nazionale delle Ricerche Spagnolo) che coordina la ricerca degli studiosi spagnoli in e sull’Italia. Durante l’evento, a cui parteciperanno varie autorità, si porranno le basi per la futura collaborazione di ricerca.

Al termine, si terrà la cerimonia di intitolazione della sezione del museo dedicata al commercio nell’antichità al grande studioso spagnolo Emilio Rodriguez, archeologo, uno dei primi studiosi di levatura internazionale ad interessarsi al contesto delle Navi, che proprio a Pisa ha visto uno degli ultimi eventi della sua carriera accademica, nella conferenza di inaugurazione del convegno “Mar Exterior” tenutosi a S. Croce in Fossabanda nel 2003. La sala che gli sarà dedicata è quella nota come “Sala delle Anfore”, per la parete con l’esposizione della tipologia delle anfore da trasposto.

Venerdì, tra i presenti, ci saranno Andrea Muzzi, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno; l’assessore al commercio e al turismo del Comune di Pisa Paolo Pesciatini; il direttore de la Escuela Espanola Antonio Pizzo; il direttore del museo Andrea Camilli e il professore emerito dell’Università di Pisa Marinella Pasquinucci, che presenterà un breve ricordo dello studioso spagnolo.

Sarà infine presentato il progetto di convegno internazionale a tema archeologico dedicato alla memoria di Rodriguez Almeida, la cui prima edizione si terrà a dicembre 2020 nelle due sedi di Roma e Pisa, su temi inerenti gli ambiti di ricerca dell’insigne studioso, ovvero la topografia di Roma Antica, e l’epigrafia su anfore e ceramica.

Emilio Rodriguez Almeida – Nato ad Avila (E), giunge a Roma dalla Spagna come studente di Archeologia Classica alla fine del 1950, e vi si stabilisce pochi anni dopo, cominciando i suoi studi approfonditi su vari campi dell’archeologia romana: topografia, filologia, ceramologia, epigrafia latina. Iniziatore degli scavi della città latina di Gabii, il suo nome è strettamente legato allo studio della topografia antica della città di Roma, in particolare alla ricomposizione dei frammenti della Forma Urbis, la grande carta marmorea della Roma imperiale pervenutaci in frammenti (oltre a numerosissimi contributi su riviste specializzate dal 1975 ad oggi, cfr. Forma urbis antiquae, Le mappe marmoree di Roma tra la repubblica e Settimio Severo, Roma 2002); agli scavi del Monte Testaccio (Il Monte Testaccio. Ambiente, Storia, Materiali, Roma 1984), collina artificiale di scarico della anfore da trasporto giunte a Roma da tutto il mondo romano e allo studio delle iscrizioni sulle anfore da trasporto. Italiano e romano di adozione, approfondito studioso della letteratura latina, poco prima della sua scomparsa ci ha lasciato il bellissimo volume su Marziale e Roma (Marziale e Roma. Un poeta e la sua città, Roma 2019), una fresca e brillante guida alla topografia della Roma primoimperiale narrata e descritta tramite i versi del poeta satirico suo connazionale. I suoi appunti degli scavi di Gabii sono stati recentemente pubblicati postumi (Excavaciones in Gabii, Roma 1999).

Il Museo delle Navi Antiche di Pisa è gestito dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno, diretta da Andrea Muzzi, che ne ha affidato la gestione a Cooperativa Archeologia. La cooperativa negli ultimi anni ha seguito gran parte dello scavo archeologico e ha collaborato al restauro delle navi e dei reperti, sotto la direzione scientifica di Andrea Camilli, direttore del museo e responsabile del progetto (l’area espositiva si trova in Lungarno Simonelli 16; orari di apertura al pubblico: venerdì dalle 15.30 alle 20.30; sabato e domenica dalle 10.30 alle 20.30. Informazioni su www.navidipisa.it o al numero 050 8057880).