Toscana

MURO DI ISRAELE: DAL 23 FEBBRAIO NE DISCUTE LA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA

La Corte internazionale di giustizia dell’Aja inizierà il 23 febbraio 2004 le udienze per valutare le conseguenze legali della costruzione della barriera difensiva in Cisgiordania da parte di Israele. Lo ha reso noto ieri la stessa Corte, rispondendo alla risoluzione approvata undici giorni fa dall’Assemblea generale dell’Onu, in cui si che chiedeva un parere al massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite. La Corte, si legge in un documento diffuso ieri, rende noto che “le Nazioni Unite o qualunque Stato membro” possono inviare all’Aja ulteriori elementi per la valutazione del caso entro il prossimo 30 gennaio. I Paesi che desiderano presentare pareri verbali dovranno informare il Tribunale Onu entro il 13 febbraio, e dieci giorni dopo inizieranno le udienze. La Corte ha inoltre deciso che la Palestina, pur non essendo uno Stato membro dell’Onu, potrà presentare le proprie osservazioni in virtù del suo status di osservatore a Palazzo di Vetro e di ‘co-promotore’ della risoluzione che chiedeva il deferimento all’Aja della questione del ‘muro’. I quindici giudici della Corte internazionale non hanno indicato la durata del procedimento né entro quale limite potranno emettere il parere richiesto; la Corte ha comunque precisato che prenderà “tutte le misure necessarie per accelerare la procedura”. Secondo un rapporto dell’Onu, l’attuale tracciato della barriera – che il governo di Ariel Sharon sta costruendo con l’obiettivo di difendersi dagli attentati suicidi degli estremisti islamici – passa all’interno della Cisgiordania, isolando 274mila palestinesi in piccole ‘enclaves’ e bloccando l’accesso di altri 400mila ai loro campi, ai posti di lavoro, alle scuole e agli ospedali. (Misna)