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Mpv, giovani ed Europa: verso un documento su diritto a vita e dignità umana
I 300 giovani italiani, vincitori del concorso annuale promosso dal Movimento per la vita, sono a Strasburgo, presso il Parlamento europeo, dove oggi discutono e votano un documento sulla difesa della vita
«Nel solco storico della lotta per la pace e i diritti umani, la nostra generazione sente propria la sfida della tutela della vita umana dal suo inizio alla morte naturale, affinché ogni uomo, a prescindere dalla sua condizione, sia riconosciuto elemento integrante della società europea». È uno dei passaggi del documento che i 300 giovani vincitori del concorso annuale promosso dal Movimento per la vita italiano discuteranno oggi nella sede dell’Europarlamento a Strasburgo, simulando una seduta dell’assemblea comunitaria. La bozza del testo sarà dibattuta, sottoposta ad emendamenti (ne sono stati finora presentati una quindicina), quindi votata e infine trasmessa alle istituzioni Ue, agli enti locali e alle autorità scolastiche. I ragazzi stanno riflettendo sul tema «L’Europa di domani è nelle vostre mani», e incontrano in questi giorni diversi eurodeputati. Fra i punti del documento figurano i diritti e la dignità umana, il ruolo della scienza, il sostegno all’iniziativa dei cittadini «Uno di noi» per la quale si stanno raccogliendo in tutta l’Ue un milione di firme per presentare una richiesta legislativa alla Commissione per la protezione dell’embrione nella ricerca scientifica finanziata dall’Ue.
Nella bozza di documento in preparazione a Strasburgo da parte dei giovani – che Sir Europa ha avuto in anteprima – si legge: «Chiediamo l’impegno incessante delle istituzioni nella promozione di un’autentica cultura della vita affinché ogni uomo sia riconosciuto tale dall’inizio della sua vita e perché nessun embrione umano sia fatto oggetto di sperimentazione scientifica, selezione eugenetica, immagazzinamento, clonazione o negoziazione commerciale». Nel paragrafo dedicato a «Scienza e sviluppo» si legge invece: «Chiediamo che la ricerca scientifica sia sempre posta al servizio dell’uomo e a sostegno della sua inviolabile dignità, poiché ogni altra finalità costituisce un tradimento della sua ricerca della verità. I progetti di ricerca non rinuncino mai a perseguire obiettivi etici». E ancora: «Chiediamo che la scuola e l’università siano sempre luogo di educazione all’uguaglianza, affinché possano essere tramite del valore della dignità umana per le nuove generazioni».