Toscana
Mps: inchiesta su materiale incandescente. Ministro Grilli: non necessario salvataggio
Nel 2013, la «posizione di liquidità del Monte dei Paschi di Siena e il suo capitale risulta adeguato» lo ha detto oggi il ministro dell’economia, Vittorio Grilli, nel corso della sua audizione alla Commissioni Finanze di Camera e Senato, illustrando la nota informativa ricevuta ieri dalla Banca d’Italia.
Sempre oggi il procuratore capo Tito Salerno ha detto che l’inchiesta sul Monte dei Paschi è «incandescente»: per questo la Procura mantiene il più stretto riserbo. «Non e’ per scortesia – ha detto oggi il Procuratore – ma non possiamo parlare, è un’indagine complessa, incandescente, ancora lunga e che riguarda una società quotata. Al momento lo stato degli atti non ci consente di poter dire nulla».
Ripercorrendo la vicenda all’audizione, il ministro ha ricordato come Bankitalia, già nell’ispezione della primavera del 2010, aveva trovato una situazione critica della banca nei coefficienti di liquidità, nell’adeguamento patrimoniale e nell’esposizione al rischio di tasso. Elementi su cui la Vigilanza ha incalzato il Monte dei Paschi, con successive ispezioni, tanto da portare anche al cambio del management. Dopo le ispezioni della Vigilanza, Bankitalia «ha avviato una procedura sanzionatoria, ora in fase conclusiva nei confronti del management Mps».
Gli aiuti di Stato al Monte dei Paschi di Siena ha aggiunto il Ministro, i cosidetti Monti-Bond per 3,9 miliardi, sono «un prestito e non un contributo a fondo perduto». Grilli ha ricordato le già note condizioni del prestito, tasso d’interesse al 9% crescente dello 0,50% ogni anno fino a un massimo del 15%.
Il ministero dell’economia non ha gli strumenti per la verifica delle condizioni del Monte dei Paschi di accesso agli aiuti di stato, è un compito di Bankitalia che, secondo Grilli, «ha verificato che dal punto di vista patrimoniale e della credibilità del piano il Monte avesse i requisiti per questo tipo di aiuto di Stato e per la sua sostenibilità. Per questo non è necessario un commissariamento, tantomeno un un salvataggio».