Toscana
Mps: Commissione Ue, no comment su scandalo. Fuori da nostra competenza
No comment della Commissione europea sullo scandalo delle operazioni finanziarie del Monte dei Paschi di Siena nascoste agli organi di vigilanza. Le perdite non dichiarate, quelle del 2009, almeno 200 milioni di euro su contratti derivati comprati nel dicembre 2005, sono un elemento che agita il dibattito italiano ma non, almeno per ora, quello comunitario. Bocche cucite a Bruxelles.
Chi segue da vicino i dossier della banca italiana non parla. Non risponde il portavoce di Michel Barnier, il commissario europeo per il Mercato interno, non risponde neppure il portavoce di Joaquin Almunia, il commissario europeo per la Concorrenza. “Noi siamo responsabili solo per gli aiuti di stato“, mette in chiaro Antoine Colombani, portavoce di Almunia. «Non posso esprimermi su cose al di fuori del nostro portafoglio. Quello che posso dire è che sono stati approvati in via preliminare gli aiuti, e che seguiamo da vicino l’evolversi della situazione».
L’Italia ha tempo fino a giugno per presentare il piano di ristrutturazione bancaria per Monte Paschi e convincere la Commissione europea a confermare il via libera ai Monti bond da 3,9 miliardi. «Per ora non ci sono sviluppi su questo», sottolinea Colombani. «Per tutto il resto dovete chiedere ad altri». Vale a dire a Stefaan De Rynck, portavoce di Almunia. «Non abbiamo nulla da dire», il suo commento.