Vita Chiesa
Movimento Shalom, trent’anni per la pace e per la solidarietà
Giovani, adulti, bambini, donne e uomini, vescovi e preti. Il Movimento Shalom ha fatto centro ancora una volta. Una lunga carovana formata da dodici pullman ha raggiunto Roma per un pellegrinaggio organizzato in occasione del trentesimo anniversario della nascita del gruppo. Oltre 600 persone partite da ogni angolo della provincia di Pisa, con San Miniato in testa; ma anche da Firenze, Grosseto, Napoli e Taranto.
Una spedizione che inizialmente era stata programmata per partecipare all’udienza di Giovanni Paolo II. Ma dopo la morte di Carol Wojtyla, gli Shalom, con in testa il fondatore don Andrea Cristiani, hanno deciso di raggiungere comunque Roma. Appena arrivati nella capitale, il vescovo di San Miniato Fausto Tardelli ha celebrato una messa in suffragio del Santo Padre, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia. Poi tutti in corteo, con striscioni, bandiere e tanta allegria, verso piazza San Pietro. Qui il fiume-Shalom si è incolonnato ai piedi della Basilica di San Pietro. Con il sogno, poi rimasto tale, di vedere Benedetto XVI. Un’ora di fila o poco più; poi l’ingresso alla tomba dei Papi, con l’emozione che raggiunge l’apice al passaggio davanti a quella di Giovanni Paolo II.
Nel pomeriggio l’appuntamento è all’auditorium dedicato a Wojtyla, all’interno dell’Urbaniale. L’occasione è la presentazione del libro «Intorno a Trent’anni d’amore», che racconta la storia del Movimento Shalom attraverso foto e testimonianze. Due giovani del Movimento, il soprano Francesca Terreni accompagnata da Diego Fiorini, aprono le danze con un omaggio musicale. A fare gli onori di casa c’era monsignor Guerrino Di Tora, direttore della Caritas Romana: «Siamo in sinergia: noi come voi ci occupiamo di persone in difficoltà. Quello che fate è bello e gratificante, sapete costruire delle personalità cristiane. Che voi possiate essere lievito di solidarietà».
Presente anche il presidente di Coop Italia, Aldo Soldi: «Insieme abbiamo fatto progetti, feste, spettacoli, convegni e tante altri ne faremo. Pensiamo a quanta gente nel mondo sta un po’ meglio grazie al Movimento Shalom, che è per noi uno straordinario compagno di viaggio». Quindi la testimonianza del vescovo della Diocesi di San Miniato, Fausto Tardelli: «Mettersi in gioco per gli altri, operando dove c’è bisogno: questo è Shalom. Trent’anni è l’età della maturità: dovete guardare avanti senza invecchiare e per farlo occorre tornare spesso alle origini, alle motivazioni che sono alla base della nascita del Movimento, che ha nella spiritualità il suo valore aggiunto». Quindi il Cardinale Fiorenzo Angelini ha ricordato il suo impegno in tema di solidarietà: «Un giorno il Papa mi disse che viaggiavo più di lui ».
Quindi rivolgendosi alla platea: «Ricordatevi che quei fratelli che oggi sono gli ultimi, noi dobbiamo farli diventare i primi. Grazie dell’esempio che date alla Chiesa universale, di cui siete è una perla preziosa. Ma non chiudete mai la porta a chi non ha fede». Le conclusioni sono affidate a don Andrea Cristiani, fondatore e anima del Movimento: «Dobbiamo lavorare per migliorare ancora. Vogliamo un mondo Shalom, fatto di fraternità, pace e solidarietà».
Il gruppo nato 30 anni fa sotto l’intuizione di un giovane prete della diocesi di San Miniato (don Andrea Cristiani), di un seminarista (don Donato Agostinelli) e di un manipolo di giovanotti ha «contagiato» molti e a più riprese: basti considerare che nel 1995 erano solo 3 i Paesi del mondo in cui era presente il Movimento Shalom: sono diventati 15 l’anno scorso. E le scuole aperte dal gruppo non sono soltanto in Burkina, ma pure in Bangladesh, Ucraina e Sudan e hanno finito per coinvolgere 1.300 alunni. In 10 anni sono state 6.720 le adozioni a distanza – di cui è riconosciuto ente autorizzato – confermando tutta quella grande attenzione al mondo giovanile che ha finito per coinvolgere più da vicino decine e decine di ragazzi italiani nelle più disparate iniziative di gioco e di impegno sociale.
La Festa della pace, sabato 30 aprile e domenica 1° maggio, si tiene a Collegalli, nel Comune di Montaione (con bus navetta gratuito di collegamento). Si comincia la sera del sabato 30 aprile con i sapori africani e quindi con una rassegna di gruppi musicali rock e pop. Ma il clou della Festa è domenica 1° maggio. Alle 10 è prevista l’assemblea nazionale dei genitori adottanti a distanza (info: www.movimento-shalom.org).
Dopo la messa presieduta dal vescovo di San Miniato mons. Fausto Tardelli e il pranzo sociale un pomeriggio tutto dedicato al continente nero. Alla tavola rotonda moderata da Massimo Toschi Parliamo d’Africa interverranno Kizito Sesana (uno dei massimi esponenti del movimento missionario a livello mondiale), Roberto Bernabò (vicedirettore del quotidiano Il Tirreno di Livorno), Godefroid Sankara (rappresentante di Propaganda fide). Alle 18 un concerto dei Diamonds. Durante tutta la giornata ci sarà un luna park a disposizione dei bambini con giochi gonfiabili, saltimbanchi, burattini, ecc. Per gli adulti anche mercatino e gastronomia.