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MOVIMENTO PER LA VITA, DOCUMENTO IN VISTA DELLE ELEZIONI

Pubblichiamo il testo integrale del documento diffuso oggi dal Movimento per la Vita in vista delle prossime elezioni politiche.

La giunta esecutiva del Movimento per la vita, esaminata l’attuale situazione pre–elettorale e dalla stessa sollecitata, rileva, con soddisfazione, che finalmente il tema del diritto alla vita è entrato prepotentemente nel dibattito politico, come questione civile, in quanto attinente addirittura alla vita e alla morte di esseri umani, non emarginabile dai programmi di partito, dai voti popolari e dalle alleanze di governo. Esprime grande stima e gratitudine a Giuliano Ferrara per aver proposto in modo intelligente e forte all’opinione pubblica le due tesi che da sempre il Movimento per la vita sostiene: quella della centralità politica del diritto alla vita e quella del valore della vita umana come punto di incontro tra cattolici e laici. Ritiene che sulla strategia da seguire per ottenere anche in politica l’affermazione del diritto alla vita dal concepimento possono sussistere metodologie diverse, per questo conformemente alla sua storia, il Movimento per la vita come tale non fa pregiudiziali scelte di partito, ma sottopone agli elettori contenuti, ragioni e criteri dell’agire politico. Manifesta grande preoccupazione per un sistema elettorale che mortifica la libertà degli elettori, rischia la dispersione dei voti e costringe ad un attento realismo nella valutazione della composizione parlamentare che sarà più o meno favorevole ad una giusta soluzione della questione antropologica che sta al fondamento del diritto alla vita. Allo scopo di favorire chiarezza e condivisione il Movimento per la vita inviterà e fin da ora invita tutte le formazioni politiche presenti nella scheda elettorale, a pronunciarsi favorevolmente sui seguenti obbiettivi: Riconoscimento del diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale da proclamarsi in un testo normativo; sulla base di tale riconoscimento, rivisitazione della legge 194, per rendere evidente, forte, non equivoco il principio di preferenza per la nascita e restituendo così alle donne la libertà di non abortire; difesa della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita dagli attacchi di chi nega la soggettività dell’embrione; promozione della “moratoria sull’aborto” da intendersi come riconoscimento del diritto alla vita fin dal concepimento (negato ogni anno a cinquanta milioni di esseri umani) sia all’Onu, sia in ogni altra sede sopranazionale dove l’Italia possa avere partecipazione o parola e perciò, in particolare, il sostegno alla “moratoria” va dato a livello europeo contro ogni finanziamento della sperimentazione su embrioni umani. I punti sovraelencati saranno formalmente sottoposti ai responsabili di tutti partiti politici. Per assicurare trasparenza e intelligibilità alle posizioni di liste e candidati, ad ogni riscontro ricevuto o non ricevuto rispetto all’invito a sostenere tali quattro aspetti sarà data pubblica comunicazione. Per promuovere gli obbiettivi di cui sopra, nel corso della campagna elettorale – invitando a partecipare tutte quelle associazioni che abbiano conformi ideali per la crescita della cultura della vita – il Movimento per la vita promuoverà incontri in tutta Italia per sviluppare culturalmente, al di là delle indicazioni partitiche, il tema del rapporto tra “questione antropologica, diritto alla vita, laicità, politica.