Cultura & Società
Mostra del Cinema: premio «Bresson» 2017 a Gianni Amelio
Il riconoscimento della Fondazione Ente dello Spettacolo e della «Rivista del Cinematografo», in accordo con la Segreteria per la Comunicazione e il Pontificio Consiglio della Cultura della Santa Sede, sarà consegnato al regista italiano da mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, alla presenza del presidente FEdS mons. Davide Milani nel corso di una cerimonia all’Hotel Excelsior presentata dalla giornalista Tiziana Ferrario (Tg1, Rai).
«Negli ultimi trentacinque anni – indica la motivazione del Premio – Gianni Amelio ha percorso e rivisitato i generi, si è sottratto al ‘pensiero unico’ della commedia all’italiana nella sua fase declinante verso la farsa e si è misurato spesso con la matrice letteraria, da Sciascia a Ermanno Rea, da Camus a Pontiggia, ogni volta restituendone il senso in una chiave personale e non pedissequa. Nel corpus di Amelio i temi della famiglia e delle migrazioni, da ‘Lamerica’ a ‘Così ridevano’, acquistano un primato scevro dalle ideologie e dalle contingenze della cronaca. Egli coglie un disagio carsico lungo il ‘900 e oltre e rivela la potenza (ri)generatrice dell’esodo, di chi si mette in viaggio in cerca di una nuova Terra promessa, sotto il segno di una stella che forse non c’è più, ma brilla nella notte dei popoli».
Istituito nel 1999, il Premio «Robert Bresson» viene attribuito ogni anno al regista che abbia dato testimonianza con il suo lavoro del difficile percorso di ricerca del significato spirituale dell’esistenza. Tra i premiati in passato: Giuseppe Tornatore, Wim Wenders, Aleksandr Sokurov, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Ken Loach, Andrei Konchalovsky».
Al Festival di Venezia quest’anno Amelio è anche presidente della Giuria Orizzonti, presentando inoltre fuori concorso «Casa d’altri», cortometraggio sul terremoto di Amatrice. A Venezia Gianni Amelio ha vinto nel 1998 il Leone d’oro con «Così ridevano».