Vita Chiesa
Morto Georg Ratzinger, il fratello del Papa emerito: erano stati ordinati preti insieme
Con la sua scomparsa Joseph Ratzinger, che il 18 giugno scorso ha voluto affrontare il viaggio in aereo per rivedere il fratello morente, perde l’unico membro della famiglia rimasto ancora in vita. Divenuti sacerdoti lo stesso giorno, i due fratelli – uno musicista e maestro di un coro famoso, l’altro teologo quindi vescovo, cardinale e Papa – sono stati sempre molto uniti.
La Conferenza episcopale italiana si unisce nella preghiera al Papa emerito Benedetto XVI per la scomparsa del fratello Georg. La passione per la Verità che ora contempla attenua il momentaneo distacco terreno. La speranza in Colui che è la risurrezione e la vita – scrive la Cei in un post su Facebook – ci aiutino a colmare il vuoto che lascia. Il Dio di Misericordia non farà mancare consolazione a quanti sono nel dolore e nella tristezza. La fede nel Signore risorto non ci lascia nella solitudine e nell’abbandono ma ci assicura la prossimità di tanti fratelli e sorelle che ci sostengono nell’attraversare i passaggi più dolorosi della vita”.
“Per Ratisbona è una grande perdita. Era una persona di cultura, di gioia, di Chiesa, dalla profonda spiritualità e fino all’ultimo”. Mons. Hubert Schoener, canonico della basilica di Nostra Signora della Cappella Vecchia, una delle più importanti chiese di Ratisbona, e amico di lunga data di Georg Ratzinger, rilascia al Sir una testimonianza sulla figura di Georg Ratzinger: “Come suo fratello era un fine teologo e fino alla fine, anche quando non riusciva più a vedere, si faceva leggere tutto a voce alta, era interessato a tutto”. “Ha vissuto una vita piena”, racconta mons. Schöner, che è stato vicino a Georg Ratzinger fino a “poco prima che spirasse”. Il canonico era stato presente anche agli incontri tra i due fratelli Ratzinger, George e Joseph, durante il viaggio di Benedetto XVI in Baviera tra il 18 e il 22 giugno scorsi, visita compiuta proprio per prendere commiato dal fratello George. “Gioia, tanto, tanto calore” hanno segnato gli incontri di quei giorni: “Chi conosce la famiglia Ratzinger sa che per i due fratelli la famiglia ha sempre avuto un grande ruolo”, conclude il canonico: “Georg ha lasciato la vita in grande serenità”.
Nato a Pleiskirchen, in Baviera, il 15 gennaio 1924, Georg Ratzinger aveva iniziato a suonare l’organo nella chiesa parrocchiale fin da quando aveva 11 anni. Nel 1935 entra nel seminario minore di Traunstein, ma nel 1942 viene arruolato nelle Reichsarbeitsdienst, e in seguito nella Wehrmacht, con la quale combatte anche in Italia. Catturato dagli Alleati nel marzo 1945, resta prigioniero a Napoli per alcuni mesi prima di essere rilasciato e di poter far ritorno in famiglia. Nel 1947 assieme al fratello Joseph, entra nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera. Il 29 giugno 1951, entrambi i fratelli, insieme a una quarantina di altri compagni, vengono ordinati sacerdoti nel Duomo di Frisinga dal cardinale Michael von Faulhaber. Dopo essere diventato maestro di cappella a Traunstein, per trent’anni, dal 1964 al 1994, è il direttore del coro della Cattedrale di Ratisbona, il coro dei “Regensburger Domspatzen”. Ha girato il mondo facendo numerosi concerti e ha diretto molte incisioni per Deutsche Grammophon, Ars Musici e altre importanti etichette discografiche con produzioni dedicate a Bach, Mozart, Mendelssohn e altri autori.