Vita Chiesa

Morto don Mario Carrera, è stato uno dei “padri” di Toscana Oggi

sacerdote della Congregazione dei Guanelliani, è scomparso ieri all'età di 89 anni

Don Mario Carrera, sacerdote della Congregazione dei Servi della Carità (Guanelliani), è scomparso ieri all’età di 89 anni.

Nato nel 1936, don Carrera ha dedicato la sua vita al servizio degli ultimi, incarnando gli ideali del fondatore della sua congregazione, san Luigi Guanella. Nel corso della sua missione pastorale, ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui quello di Postulatore Generale della Congregazione e Direttore della Pia Unione del Transito di San Giuseppe.

HA trascorso molti anni a Firenze, dove è stato tra i fondatori della parrocchia del Corpus Domini al Bandino, dove imartedì 18 marzo alle ore 18.30 si svolgerà una Messa di suffragio.

Don Mario Carrera ha svolto un ruolo significativo nel panorama dell’informazione cattolica toscana, contribuendo alla nascita e allo sviluppo del settimanale “Toscana Oggi”. Questo progetto editoriale, avviato sotto l’impulso del cardinale Giovanni Benelli, mirava a creare un punto di riferimento per la comunità cattolica regionale. Inoltre, don Carrera ha partecipato attivamente a iniziative culturali e formative legate alla comunicazione sociale. Ad esempio, ha contribuito al ricordo di figure importanti come don Averardo Dini, tra i fondatori di “Toscana Oggi”, sottolineando l’importanza dell’impegno dei sacerdoti-scrittori nella società contemporanea. Il suo impegno nel campo dell’informazione e della comunicazione ha lasciato un’impronta duratura nella Chiesa toscana, promuovendo una stampa cattolica attenta alle esigenze della comunità e capace di dialogare con la società civile.

Autore prolifico, don Carrera ha pubblicato numerosi scritti, tra cui “Costruire la speranza”, una raccolta di riflessioni pubblicate su “La Santa Crociata in onore di san Giuseppe”, e “Giorgio La Pira. Un profeta credibile della speranza cristiana. Alle radici di un nuovo umanesimo”, dedicato all’ex sindaco di Firenze.

La sua profonda spiritualità e il suo impegno nel sociale hanno lasciato un segno indelebile nella comunità guanelliana e in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. La sua eredità spirituale continuerà a ispirare le future generazioni nel cammino della fede e del servizio al prossimo.