Applicazione della legge 123 sull’antinfortunistica e l’implementazione di piani di sicurezza da parte delle aziende. E’ quanto chiede l’Azione cattolica italiana in una nota in cui esprime cordoglio e vicinanza alle famiglie dei 6 operai morti a Mineo e a quelle che hanno perduto i loro cari sul lavoro. Denunciamo la carenza di tutela e di misure di prevenzione da parte di soggetti pubblici e privati scrive l’Ac sottolineando come i fatti di Mineo ripropongano l’imperativo di interventi e controlli stringenti per la sicurezza sul lavoro. Sarebbe già un buon inizio se si cominciasse ad applicare sul serio la legge 123 sull’antinfortunistica che prevede una formazione più vicina alle attività lavorative delle imprese e non solo una formazione teorica. L’Ac ravvisa anche la necessità di piani di sicurezza e interventi standardizzati che le aziende dovrebbero implementare per legare di più la sicurezza alle attività produttive. È necessario ridare dignità al lavoro e ai lavoratori. Una comunità nazionale non può ignorare il suo stesso dettato costituzionale. Tutti conclude l’Ac – devono fare la loro parte, perché tutti sono responsabili della sicurezza dei lavoratori in particolare gli imprenditori dai quali si attendono come ricordava il card. Bagnasco all’assemblea Cei – quelle innovazioni strutturali che sole possono garantire il successo degli altri interventi.Sir