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MORTI OSPEDALE: SIENA; RINVIATA PERIZIA TECNICA SU IMPIANTO DELLE SCOTTE; NUOVO SEQUESTRO DEI NAS

Annunciati per oggi, rinviati di un giorno, ora slittati a data imprecisata. Non partiranno neanche domani gli accertamenti tecnici irripetibili nella sala di angiografica dell’ospedale di Siena, per l’inchiesta sulla morte di un paziente di 72 anni che potrebbe presentare analogie con quando accaduto all’ospedale di Castellaneta. Diversamente da quanto appreso in precedenza, gli accertamenti irripetibili erano stati disposti dal pm e non con incidente probatorio dal gip. E proprio la riserva di promuovere l’ incidente probatorio, formulata oggi pomeriggio dalla difesa di uno dei quattro indagati, ha comportato che non si procedesse agli accertamenti. Gli stessi si potranno fare quando sarà il gip a disporli, affidando una perizia con incidente probatorio. Gli accertamenti avrebbero dovuto riguardare gli impianti di erogazione dei gas medicali della sala di angiografica dove fu eseguito l’intervento in seguito al quale l’anziano paziente è morto, il 28 febbraio scorso.

Nuovo sequestro intanto oggi all’ospedale di Siena. I carabinieri del Nas di Firenze hanno messo i sigilli ad un ventilatore in uso nella sala angiografica dove fu operato il paziente poi deceduto. L’apparecchiatura sequestrata oggi era stata sostituita, a fine marzo, con un nuovo ventilatore. Proprio quest’ultimo macchinario aveva rilevato anomalie il 29 marzo. In seguito a ciò l’Azienda ospedaliera aveva disposto accertamenti nella sala operatoria: tutto è risultato in regola. La sala è stata poi sequestrata per ordine della magistratura il 6 aprile, quando è partita l’inchiesta. Tuttora é sotto sigilli e i tempi per la sua riapertura si dovrebbero allungare così come quelli dell’indagine. Questa settimana sarebbe dovuta essere decisiva per gli accertamenti tecnici irripetibili sugli impianti della sala disposti dalla procura di Siena. Ma la riserva fatta da un difensore, di chiedere incidente probatorio perché sia il gip a disporre una perizia tecnica, ha determinato un rinvio a data imprecisata. Nell’inchiesta sono indagati, per omicidio colposo, il responsabile e un tecnico dell’Ossitalia di Bitonto, un dipendente della Sapio life, ditta che ha lavorato con l’azienda pugliese nella sala angiografica (e la cui difesa ha presentato riserva) e il direttore del dipartimento tecnico dell’Azienda ospedaliera senese. Oltre agli accertamenti tecnici, gli investigatori vogliono fare verifiche anche sul collaudo degli impianti della sala, inaugurata all’inizio di febbraio scorso. (ANSA).