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MONTECATINI, DAL CONVEGNO DEI CAV MOBILITAZIONE IN DIFESA DELLA LEGGE SUL FINE VITA

Si è aperto ieri al Vittoria Centro Congressi di Montecatini il XXIX Convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita che ha per titolo “La dignità del vivere”. La tavola rotonda iniziale (a cui hanno partecipato Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la vita, Lucio Romano, presidente di Scienza&Vita, Marina Casini, Pino Noia e l’on. Raffaele Calabrò, relatore della legge sul FineVita) si è concentrata sull’attuale dibattito sul Fine Vita e sulla legge già approvata al Senato e ora in discussione alla Camera.Carlo Casini, raccogliendo in conclusione l’unanime tenore degli interventi, ha affermato «Eluana è morta perché alcuni giudici hanno potuto interpretare le norme a modo loro creando un diritto dove diritto non c’era. Una legge che ponga dei paletti chiari è assolutamente necessaria. Una legge che affermi tra l’altro che togliere acqua e cibo ad un paziente vuol dire uccidere un uomo. C’è un testo che la Camera ha ereditato dal Senato, un testo che ha sicuramente degli aspetti perfettibili, ma aprire il capitolo delle modifiche al testo originale vorrebbe dire fornire un alibi a chi la legge non la vuole. Come Movimento per la vita faremo di tutto per sostenere la legge nella versione approvata dal Senato e cercheremo di coinvolgere in questo impegno le tante realtà della società civile che hanno già collaborato all’approvazione ed alla difesa della legge sulla fecondazione artificiale»I lavori proseguono oggi con l’analisi di alcuni punti critici dell’attività dei 315 Centri di aiuto alla vita sparsi in tutta Italia. Domani, alle ore 9,00, sarà la volta di un’altra tavola rotonda dal titolo “Dai principi all’esperienza” a cui prendono parte Paola Binetti, Antonio Socci, Bianca e Alessandro Lumetta, Pietro Crisafulli, Michele Trotta.