Vita Chiesa

Montecassino: si è dimesso l’abate Vittorelli

L’obiettivo, scrive, è quello di «dedicarmi alla piena riabilitazione del mio stato di salute. Le terapie che mi sono richieste non mi consentono di continuare sui due fronti». «Il tempo trascorso insieme – si legge nella lettera – ha segnato profondamente la mia esistenza, se un rimprovero dovrò farmi, e voi stessi mi avete già fatto, è quello di aver trascurato troppo la mia salute per una dedizione senza misura, ma ero felice di non risparmiarmi in nulla. Spero tanto che dopo un periodo di riposo e di cura, possiamo ritrovarci fratelli e amici».

Nella lettera dom Vittorelli si rivolge anche ai suoi monaci, «impareggiabili nella comprensione e nell’aiuto fraterno» e ai sacerdoti ai quali raccomanda «di avere alto il senso di appartenenza a questa terra e a questa chiesa, tutto il resto sarà perdita di identità e di storia». Il pensiero dell’abate va anche ai religiosi: «A voi affido la carità della Chiesa di Montecassino». Ai giovani dom Vittorelli chiede di «non affievolire mai entusiasmo e generosità. Vi assicuro che non sarete soli, per voi offrirò la mia limitazione perché tutti possiate correre spediti nella realizzazione dei grandi ideali di bene che abitano il vostro cuore».