Vita Chiesa
Monsignor Silvani è il nuovo vescovo di Volterra
Monsignor Alberto Silvani (nella foto con Giovanni Paolo II) è il vescovo eletto di Volterra. L’annuncio è stato dato oggi a mezzogiorno ai membri della Curia volterrana convocati nel Seminario vescovile dall’amministratore diocesano, monsignor Marco Fabbri, presente il vescovo emerito Vasco Bertelli. In contemporanea la notizia è stata comunicata da monsignor Eugenio Binini alla Chiesa di Massa Carrara-Pontremoli, diocesi di provenienza del nuovo vescovo.
Monsignor Silvani è nato a Virgoletta, nel comune di Villafranca in Lunigiana (Massa Carrara) il 6 settembre del 1946, è divenuto presbitero a Pontremoli il 3 ottobre 1970 dopo aver frequentato (dal 1962 al 1967) il seminario vescovile di Parma. Ha ottenuto la Licenza in teologia alla Pontificia Università gregoriana di Roma e la Laurea in lettere e filosofia all’Università di Genova con una tesi sull’ideale di perfezione in Jacques Maritain. Dopo essere stato vice rettore del collegio vescovile di Pontremoli (1971-72) ed avere svolto il servizio sacerdotale in alcune parrocchie oltre ad essere stato insegnante di latino e greco al liceo di Pontremoli (1976-1998), Silvani nel 1987 è stato nominato vicario generale della diocesi di Pontremoli, incarico che ha mantenuto anche dopo l’unificazione con Massa Carrara (1988) fino al 2005. Nel frattempo, dal 1996 al 2005, è stato anche rettore del Seminario maggiore, fino a quando, due anni fa, ha lasciato entrambi gli incarichi per assumere quello di parroco di San Pietro Apostolo in Avenza.
Monsignor Alberto Silvani succede a monsignor Mansueto Bianchi, che aveva lasciato la diocesi di Volterra per quella di Pistoia il 5 novembre del 2006.
Nella lettera inviata alla diocesi di destinazione, il vescovo eletto chiede di essere accettato «come compagno di viaggio, prima di tutto per rendere a Dio il culto e il servizio che ci viene richiesto, e poi per prestarci reciprocamente quell’aiuto necessario a svolgere il nostro compito di cristiani».
Non nasconde Silvani la sua «esitazione» e il suo «timore nell’accettare la responsabilità di una Chiesa così antica e gloriosa» che, lo ricordiamo, è stata la diocesi di San Lino, il Papa originario di Volterra che la tradizione vuole primo successore di Pietro.
«Con il rischio continuo di non essere all’altezza della tradizione», monsignor Silvani si affida alla «collaborazione di tante persone: insieme faremo fronte alle situazioni emergenti e cercheremo di crescere nella vita spirituale con l’ascolto continuo della Parola di Dio e l’esercizio della carità». E come prima indicazione programmatica, il vescovo eletto si affida alle parole di San Paolo ai Corinzi: «Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi. La gioia profonda, discreta e silenziosa, è consolatrice e creatrice. Nella gioia germoglia e fiorisce la vita, anche quella spirituale. Invoco l’intercessione della Vergine Santissima che oggi ricordiamo come Nostra Signora di Pompei, di San Lino Papa, di Sant’Alberto Magno, dei nostri santi antichi e recenti, perché mi assistano in questo nuovo ministero. Chiedo alle anime più sensibili la carità di una preghiera».