Vita Chiesa

Monsignor Giovanni Paccosi, i ringraziamenti dopo l’ordinazione

“Nel suo ringraziamento, monsignor Paccosi ha citato le parole di don Luigi Giussani sulla vita come risposta a una chiamata, che lo colpirono a 16 anni: “La battaglia e il dramma – ha aggiunto – è essere fedele a quella scoperta, che ogni volta mi sorprende”

Ha parlato di gratitudine per “la misericordia con cui Dio mi guarda”. Ha ringraziato confratelli vescovi, preti, amici e familiari. Ha ringraziato i genitori e la famiglia, gli amici che “hanno condiviso con me l’avventura della fede”, ricordando in particolare mons. Andrea Bellandi, suo confratello anche nell’episcopato,  e don Paolo Bargigia “che essendo il più furbo, è già in cielo”. Ha ricordato il cardinale Benelli, “su cui avrei troppe cose da dire”, il cardinale Piovanelli che lo ha ordinato prete e lo ha inviato in missione in Perù, il cardinale Bassetti “che è stato per me un padre”.  Il Cardinale Antonelli, “anche lui qui presente, mi tenne vicino come un padre anche se io ero, per tutto il tempo del suo episcopato in Perù, dove volle visitarmi e mi donò la compagnia di Paolo”. Ha quindi aggiunto: “Del Cardinale Betori, il mio don Giuseppe, non dirò nulla, basta quello che Egli ha detto nell’omelia, in cui ha descritto il pastore che ho visto in lui e mi ha chiamato amico. Che grazia averli avuti accanto! Mi hanno accompagnato nelle stagioni della mia giovinezza e sacerdozio”.

“Ho conosciuto – ha detto ancora – molti santi tra i preti e tra i laici”: alcuni in cammino verso gli altari, don Luigi Giussani Giorgio La Pira, don Divo Barsotti “che una volta mi disse che un giorno sarei stato vescovo”. Poi i “santi della porta accanto”, una signora in carrozzina conosciuta a Scandicci, una vecchietta inferma a Lima, una signora che viveva in una baracca di cartone che pregava ringraziando il Signore. Il nuovo vescovo si è rivolto quindi ai fedeli di San Miniato, presenti in cattedrale: “voglio già bene al popolo di San Miniato, ho avuto predecessori così bravi che trovo la strada spianata”. Ha rivolto anche, in spagnolo, un saluto ai tanti amici del Perù e dell’America Latina conosciuti in questi anni.