Vita Chiesa

MONS. SAMBI: IL RICORDO DEL PATRIARCA TWAL E DEL CUSTODE PIZZABALLA

“Ha molto amato la Terra Santa e la Terra Santa ha molto amato lui”. Con queste parole, rilasciate al SIR, il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ricorda l’arcivescovo Pietro Sambi, nunzio apostolico a Washington, dal 1998 al dicembre 2005, rappresentante pontificio a Cipro e in Israele e delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina. Mons. Sambi si è spento ieri sera, a 73 anni, a Baltimora. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni dopo un intervento chirurgico al polmone. “La notizia ci rattrista enormemente. Lo abbiamo conosciuto ed amato. Appreso delle sue condizioni di salute avevamo chiesto preghiere a tutti i fedeli e a tutte le comunità ecclesiali e religiose del Patriarcato. Ora più che mai la preghiera deve continuare”, conclude il patriarca.“Un uomo schietto, attivo e, potrà sembrare strano dirlo se riferito ad un ambasciatore, poco diplomatico. Per questo suo modo di fare, per la sua franchezza, si era attirato molte simpatie. Determinato ed attento vantava una profonda conoscenza della regione, seguendone i problemi in prima persona con grande attenzione. E’ stata una persona di grande devozione e fede che ha fatto tanto per la Chiesa di qui”. E’ il ricordo di mons. Sambi, del Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa. “Con Sambi – dichiara al SIR il Custode – la diplomazia vaticana in Terra Santa ha fatto un grande salto di qualità. Era un esperto molto considerato sia dai palestinesi che dagli israeliani, la sua opinione era importante. Lo ricordiamo presente e attivo in crisi delicate come l’Intifada, l’assedio alla Basilica della Natività e in altri momenti storici come la visita di Giovanni Paolo II della quale fu il regista. Riuscì a gestire situazioni delicate grazie alla sua capacità di relazione. Un vero punto di riferimento anche per la Chiesa. Il suo modo franco e diretto a volte spiazzava i vescovi locali. Ma queste piccole sterzate li aiutavano poi a prendere coscienza dei problemi e li incoraggiavano”. “Aveva mantenuto i suoi legami con la Terra Santa anche dopo aver assunto l’incarico di nunzio a Washington. Nutriva molta nostalgia per i Luoghi santi”.Sir