Fiesole

Mons. Manetti, “aprite il cuore alla grazia del Giubileo”

Il vescovo di Fiesole Stefano Manetti ha scritto una lettera alla diocesi in occasione del Giubileo

Il vescovo di Fiesole Stefano Manetti all'apertura del Giubileo nella cattedrale di San Romolo (foto Alessandro Papi)

Il vescovo di Fiesole Stefano Manetti ha scritto una lettera alla diocesi in occasione del Giubileo. Ecco il testo.

Ti saluto, Popolo di Dio che sei in Fiesole, all’inizio di questo Giubileo, anno di grazia indetto dal Santo Padre Francesco; anno santo, tempo favorevole per riscoprire la benevolenza di Dio verso ogni persona umana; anno di speranza, per ancorarci saldamente ad essa essendo degno di fede Colui che ha dato sé stesso per noi aprendoci la porta della Vita eterna, Gesù Cristo nostro Redentore.

Sappiamo infatti (Cf.: 2Cor 5) che alla fine di questa vita terrena riceveremo da Dio una dimora presso di Lui, insieme ai nostri cari defunti, nella beatitudine della comunione con tutti i santi. Perciò, mentre siamo qui in terra sospiriamo affinché ciò che è mortale venga assorbito dalla Vita. Dio nostro Padre ci ha fatti per questo e ci ha dato fin da ora la sua grazia, come caparra di ciò che sarà pieno in cielo. Con fiducia camminiamo nella fede sforzandoci di stare a Lui vicini, sapendo che ci ha riconciliati con sé mediante Gesù Cristo, purificandoci con il suo sangue. Vi invito, pertanto, cari fratelli e sorelle, ad aprire il vostro cuore a questa grazia del Giubileo, per avvicinarvi ancora di più a Dio. Il suono del corno con cui si apre questo tempo santo (Cf.: Lev 25,9) vuole farci attenti alla presenza di Dio nella nostra vita, esortandoci a riconoscere i segni della Sua benevolenza nel quotidiano, ad alzare, nella preghiera, lo sguardo per intercettare il suo sorriso e il suo volto acceso di tenerezza verso di noi, sue creature amatissime.

Le nostre comunità parrocchiali e le nostre associazioni si uniscono per camminare verso questa méta, rigenerate dalla Speranza che non delude, perché nessun ostacolo può separarci da questa grazia, se lo vogliamo insieme.

È un dovere nei confronti di chi soffre a causa dell’odio che diventa guerra sopraffazione, violenza, fame. Non vogliamo vivere il Giubileo solo per noi ma con il cuore aperto al dolore di tanti, sconvolto dallo scandalo della sofferenza degli innocenti, orante perché il bene cresca là dove è più difficile, tenace nel rimanere nella grazia di Dio così che questa grazia contamini la realtà in cui viviamo.

Nell’augurarvi un felice pellegrinaggio verso la Speranza, desidero, con questo libretto, offrirvi alcune tracce bibliche, storiche, pastorali e organizzative utili per vivere il Giubileo.

vescovo Stefano Manetti