Nella Messa in «Coena Domini» ha ripetuto il rito della lavanda dei piedi . E, durante la Messa crismale che ha presieduto nella Cattedrale di Fiesole, il vescovo Luciano Giovannetti ha indicato nel gesto di Cristo al cenacolo il faro del suo ministero episcopale. «Guardando al Signore che ha lavato i piedi ai suoi apostoli, ho cercato di servire con tutto il mio amore questa comunità», ha detto nell’omelia con cui ha salutato la diocesi di Fiesole che ha guidato per ventinove anni. Domenica 18 aprile consegnerà il pastorale a Mario Meini, vescovo eletto dal 13 febbraio e attuale amministratore apostolico di Pitigliano-Sovana-Orbetello.«Lo accoglieremo con gioia», ha affermato Giovanetti nella celebrazione eucaristica definita da lui stesso il «vespro della mia vita». Fra le navate affollate ha spiegato di aver «contemplato la bellezza di una diocesi che si esprime non solo nella singolarità del suo paesaggio, nella ricchezza dell’arte e nella sua storia», ma soprattutto nelle «persone». A cominciare dai presbiteri di cui nel «dies natalis del sacerdozio ministeriale» il presule ha messo in luce la «fedeltà», la «sensibilità pastorale» e la vicinanza al vescovo. Poi il Seminario considerato il «punto di riferimento più importante» da cui sono usciti gli 86 sacerdoti ordinati da Giovannetti nei suoi anni fiesolani.Parlando di laici, associazioni e volontariato ha spiegato di aver ricevuto da loro «tanti esempi di vita cristiana» e ha ricordato l’impegno «verso le povertà» affiancato dalla «generosità verso la Terra Santa e il terzo mondo» anche tramite la Fondazione Giovanni Paolo II di cui Giovannetti è presidente. Significativo il dialogo che il vescovo ha costruito con le istituzioni per «dare al mondo un cuore e un’anima» e per progredire «nella concordia e nella pace». Ne è stata la dimostrazione l’ampia presenza di amministratori locali alla celebrazione. Nella Messa è stato letto anche il messaggio del prefetto della Congregazione per i vescovi, cardinale Giovanni Battista Re, che ha evidenziato la «dedizione apostolica» del presule nella diocesi.Originario di Civitella della Chiana dove è nato il 26 luglio 1934, Giovannetti è stato ordinato sacerdote il 15 giugno 1957. Rettore del Seminario di Arezzo, il 15 febbraio 1978 è stato nominato vescovo titolare di Zaba e ausiliare di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. L’8 aprile 1978 ha ricevuto l’ordinazione episcopale. Il 27 maggio 1981 è stato eletto vescovo di Fiesole dove ha fatto il suo ingresso il 6 settembre 1981. Adesso Giovannetti tornerà ad Arezzo, in un appartamento vicino a piazza Grande.Come detto, domenica 18 aprile inizierà il ministero episcopale di Mario Meini a Fiesole. Il programma prevede, dalle 16 in poi, l’ingresso a Fiesole presso la chiesa di San Domenico, l’omaggio a Santa Maria Primerana e poi la solenne celebrazione in Cattedrale.