L’emergenza di questi giorni esige uno sforzo da parte di tutti per sentire l’appello che giunge da persone che rischiano la vita nei loro paesi. Così, come Chiesa italiana, attraverso le diocesi e le strutture della Caritas, abbiamo individuato 2.500 posti disponibili per accogliere altrettanti immigrati in 93 diocesi italiane: lo ha detto oggi in Vaticano il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, nella conferenza stampa dopo il consiglio episcopale permanente. Duecento posti sono presso la Casa di Fraternità in diocesi di Agrigento. Gli altri in diverse parti d’Italia. Ciò come stimolo perché si assuma una volontà operosa e uno sforzo ulteriore per venire incontro alle esigenze dei tanti che chiedono aiuto. Mons. Crociata ha poi sottolineato che questo aiuto va offerto, benché siamo in uno stato di crisi, per risolvere problemi di sopravvivenza immediata. Diverso è invece il discorso in prospettiva, dove il sostegno ai problemi della immigrazione che ci si può attendere dai paesi dell’Africa del nord deve essere affrontato con una prospettiva sovrannazionale. Diverso ancora ha poi aggiunto è il discorso sulla cittadinanza per quanti tra gli immigrati sono nel nostro paese da molti anni. Sui temi dell’emergenza-immigrazione ha anche annunciato un intervento del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee).Sir