I recenti dati circa la scelta delle firme per l’8 per mille ci penalizzano un po’ sul monte risorse complessivo, ma rafforzano il sistema nel suo complesso: è il parere di mons. Giuseppe Betori circa lo strumento dell’ otto per mille, del quale sono stati recentemente aggiornati i dati delle scelte effettuate dai cittadini al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. La campagna molto dura contro questo strumento ha proseguito mons. Betori si è risolta in un effetto contrario: sono aumentate di ben 800 mila le firme di cittadini che hanno scelto di destinare l’irpef alle diverse destinazioni previste dalla legge. Così lo strumento invece di indebolirsi si è nel complesso rafforzato. Per la Chiesa cattolica si è trattato di 35 mila firme in più, mentre le altre sono andate allo Stato. Dobbiamo essere soddisfatti, perché non solo non si è indebolita la Chiesa ma esce confermata la bontà di uno strumento di vera democrazia fiscale. A un’altra domanda sul tema, ha poi specificato che la legge regola l’utilizzo dei fondi 8 per mille e se una parte cospicua va al sostentamento del clero ciò è proprio dovuto al fatto che la legge 222/1985 sostituiva la congrua’ e ha voluto conservare centrale questa destinazione. Del resto la carità verso i preti’ ha senso perché essi sono i primi soggetti che attuano la carità della Chiesa.Sir