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MONS. BETORI: MORATORIA SULL’ABORTO, UNA CHIAMATA A DIVERSI LIVELLI

Una “chiamata a diversi livelli”. Così il segretario Generale della Cei, mons. Giuseppe Betori, ha definito la proposta di moratoria sull’aborto. Tale proposta, ha precisato rispondendo alle domande dei giornalisti, “è un invito a immettere nella Dichiarazione universale dei diritti umani il concetto di protezione del concepito; ad appoggiare azioni internazionali di ostacolo all’aborto imposto da parte dei governi che vogliono,attraverso di esso, pianificare le nascite al proprio interno; all’interno della situazione italiana, far sì che gli aborti siano sempre meno e che possibilmente non ce ne sia nessuno”. In concreto, ha spiegato Betori, ciò significa “da una parte dare piena attuazione agli articoli uno, tre e cinque della legge 194, perché le donne abbiano la libertà di non abortire, che è la vera libertà”. Dall’altra, la capacità di “favorire un clima culturale che aiuti a percepire la gravità di tale atto, cosicché l’aborto non venga rivendicato come una vittoria,ma sia percepito come una sconfitta: della donna, della famiglia e della società”. Quanto a figure come Giuliano Ferrara, Betori ha risposto: “Ritengo molto positivo che l’esserci, come Chiesa italiana, attestati su certi fronti ineliminabili sul piano etico abbia provocato anche il risveglio di coscienze non motivate dalla fede, ma dalla pura razionalità, che vengono oggi a convergere su questi fronti”.Sir