Vita Chiesa

MONS. BETORI: IN PREPARAZIONE LETTERA SUL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA

Una lettera per fare il punto sul sostegno economico alla Chiesa, la cui stesura è stata affidata ad un apposito comitato: è stato questo l’oggetto di una domanda a mons. Betori durante la conferenza stampa odierna. Il Segretario generale della Cei ha ricordato la revisione del Concordato del 1984 e l’entrata a regime del nuovo sistema proprio vent’anni fa, sottolineando che “la struttura del testo di questa lettera è stata completata e nella prossima riunione del Consiglio permanente verrà analizzata a fondo prima della sua approvazione definitiva, prevista per l’assemblea generale della Cei del maggio prossimo”. Betori ha fatto riferimento ai passi del comunicato finale in cui si parla dei “valori del ‘sovvenire’, cioè il dovere di ogni credente di fare fronte alle necessità della Chiesa per il sostentamento dei suoi ministri e per le attività pastorali e le iniziative caritative”. Nel documento si aggiunge che “a ciò corrisponde specularmente l’impegno dei pastori e delle comunità alla corresponsabilità e alla trasparenza nella gestione delle risorse economiche”. “E’ sempre stato difficile parlare di soldi nella Chiesa – ha aggiunto mons. Betori a proposito del nuovo sistema introdotto con la revisione del Concordato del 1984 -. Ritengo che questo sistema ci ha insegnato e consentito di trattare questo argomento in modo più sereno”. Ha infatti spiegato che “esso obbliga a una trasparenza assoluta sui fondi otto per mille, con una rendicontazione analitica”, offrendo così “un’immagina più viva della Chiesa in tutti i suoi aspetti e facendo crescere al contempo i valori trasversali della partecipazione e della solidarietà”. Betori ha ricordato che prima dell’otto per mille “il sistema delle congrue presentava aspetti problematici, non tutti i parroci erano ‘uguali’ perché le entrate dipendevano dai benefici parrocchiali. Oggi invece ci troviamo in una situazione più dignitosa, con compensi per il clero non elevati ma che consentono un servizio sicuro e generoso. Semmai dovremmo puntare a riconquistare una maggiore sobrietà come valore evangelico”. Chiudendo la riflessione sul sistema del sostentamento del clero ha detto che esso “ha consentito di presentare l’immagine della Chiesa per quello che è e per quello che fa”.Sir