Sono quasi 90 mila i cittadini moldavi residenti in Italia (a fine 2008) e poco più di 100 mila se si considerano i lavoratori per i quali è stata presentata domanda di regolarizzazione. E’ la decima comunità di immigrati più numerosa in Italia. E’ quanto emerge dalla ricerca I moldavi in Italia: situazioni e prospettive realizzata dal Dossier Statistico Immigrazione della Caritas diocesana di Roma, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Moldova, presentata oggi pomeriggio a Roma. Secondo l’indagine, nel corso degli ultimi dieci anni l’immigrazione di moldavi nel nostro Paese ha avuto tassi di crescita eccezionali: poco più di 4 mila presenze nel 2001, 38 mila quelle registrate alla fine del 2004, fino agli attuali 100 mila. Solo nel corso del 2008 i residenti moldavi in Italia sono cresciuti di quasi un terzo (30,4%), a fronte di un aumento medio della popolazione straniera residente del 13,4%. Si tratta di un’immigrazione prevalentemente femminile (67% del totale), che conta 15 mila minori iscritti nelle scuole italiane, che ha come punti di riferimento le province di Padova e Roma (entrambe con circa 8 mila residenti) e che vede l’inserimento lavorativo soprattutto nel settore domestico (32%), in edilizia (12%) ed in imprese di servizi e pulizie (11%).La Moldavia, spiega il direttore della Caritas diocesana di Roma, mons. Enrico Feroci, è un Paese segnato da tassi di povertà ancora molto alti rispetto ai vicini e che ha nelle migrazioni anche un importante fattore di sviluppo, sia in termini di capitali monetari attraverso le rimesse, sia in termini di creazione di capitale umano e professionalità. Secondo mons. Feroci, come già avvenuto in altre esperienze di paesi dell’Europa orientale che oggi sono nell’Unione Europea, le migrazioni aprono la strada ad opportunità di investimento e sviluppo nel paese di origine e rafforzano i rapporti di collaborazione tra i governi. All’incontro partecipano, tra gli altri, l’Ambasciatore della Repubblica di Moldova, Gheorghe Rusnac, il presidente della Società Dante Alighieri Bruno Bottai, studiosi, ricercatori ed rappresentanti del mondo politico ed imprenditoriale di Italia e Moldavia.Sir