Toscana

MISSIONARIO UCCISO IN KENYA: IL RICORDO DI UN MISSIONARIO E DEL SETTIMANALE DI CUNEO

“Un uomo libero, il più libero che abbia mai conosciuto. Libero dai giudizi e dai pregiudizi, pacato e determinato”. Così fratel Mario Bernardi, un missionario cuneese della Consolata, ricorda padre Giuseppe Bertaina, 82 anni, anch’egli missionario cuneese della Consolata, ucciso oggi a Nairobi (Kenya). Padre Bertaina, dice Bernardi, ricordando gli anni di lavoro condivisi in Kenya, era un “lavoratore straordinario. Sapeva accompagnare i giovani nel loro percorso di studi e di vita. In Kenya sono molti i ministri, gli uomini politici, docenti universitari, che sono passati nelle scuole da lui dirette o sono stati suoi allievi”. Padre Bertaina è stato colpito a morte mentre si trovava nel suo ufficio di amministratore dell’istituto “Philosophicum” di Langata, a 21 chilometri dal centro di Nairobi. Nato nel 1927 a Madonna dell’Olmo, in provincia di Cuneo, è stato ordinato sacerdote nel 1951, da allora è sempre stato in Africa come insegnante, girando diverse missioni. Venti anni fa è stato tra i fondatori dell’Istituto “Philosophicum” a Langata, dove studiano filosofia i seminaristi di diversi istituti religiosi, ma anche suore e fratelli. Padre Bertaina, ricorda Ezio Bernardi, direttore della “Guida”, il settimanale cattolico cuneese, era “molto legato alla sua terra di origine dove vivono tuttora parenti ed amici. Da Cuneo aveva ottenuto anche aiuti consistenti per la realizzazione della biblioteca della facoltà universitaria”. In una recente intervista al settimanale che aveva sostenuto le sue iniziative – ricorda il direttore – aveva dichiarato: “La Provvidenza è stata grande e devo ancora una volta ringraziare i cuneesi per il loro cuore generoso. Una biblioteca è necessaria per tutti i nostri studenti, soprattutto nelle discipline come quelle umanistiche. Abbiamo realizzato una nuova costruzione per la formazione ed era necessario pensare di dotarla di strumenti necessari per il suo funzionamento”.Sir