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Misericordie, portate in Italia una dodicenne e la mamma adottiva in fuga dall’Ucraina. Da inizio conflitto accolti circa 50 minori non accompagnati

Una storia a lieto fine. Viene dall’Ucraina e vede come protagonista Anastasia, una ragazza di 12 anni orfana di madre. La piccola è giunta in Italia sabato mattina al termine di un lungo viaggio insieme a Iryna, sua madre adottiva, sorella della mamma naturale, morta di tumore due anni fa, e a Valentina, volontaria delle Misericordie.

Partita insieme al fratello maggiorenne da Kherson – città dell’Ucraina meridionale, molto vicina alla Russia, zona contesa e fronte caldo della invasione russa, terra dunque molto pericolosa a causa del conflitto scoppiato lo scorso 24 febbraio -, Anastasia, che non ha mai conosciuto il padre e che in questo periodo ha vissuto a casa della nonna, ha affrontato un viaggio di quattro giorni e quattro notti grazie a persone che si sono prese cura di lei e di suo fratello.

Abbandonata Kherson a bordo di una barca dopo che i russi ne avevano bombardato i ponti, Anastasia e suo fratello hanno passato il confine con la Polonia, con un viaggio “avventuroso” e sono giunti a Varsavia, dove la bambina è stata presa in carico da padre Marcin, un sacerdote che collabora da tempo con le Misericordie ed altre organizzazioni e conosce bene il territorio e ha organizzato l’accoglienza. Qui la piccola ha incontrato la mamma adottiva e la volontaria delle Misericordie: sono state quest’ultime a coordinare il viaggio e la logistica. Trascorsa la notte a Varsavia, Iryna, la bambina e Valentina sono ripartite in aereo e sono giunte a Roma, dove tra due settimane è atteso il fratello di Anastasia.

“Il nostro lavoro non è stato facile ma l’amore e la volontà di giungere ad un lieto fine hanno avuto la meglio su tutte le difficoltà che abbiamo incontrato. Siamo davvero molto soddisfatti e orgogliosi dell’esito positivo di questa vicenda- commenta il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Domenico Giani- e la storia di Anastasia rientra ora tra quelle delle numerose persone messe in salvo dalle Misericordie dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. Voglio ringraziare l’Area emergenze nazionali delle Misericordie d’Italia che ha seguito costantemente il trasferimento dei bambini da Kherson a Varsavia e poi a Roma, la volontaria che si è recata in Polonia, padre Marcin e le persone che ci hanno contattato dimostrando fiducia nel nostro Movimento, ieri, come oggi – nonostante le oggettive difficoltà – a servizio della persona”.

Le Misericordie dall’inizio della guerra hanno portato in Italia e accolto nelle proprie strutture circa 50 minori non accompagnati. Non solo. Le Misericordie hanno favorito l’arrivo nel nostro Paese di numerosi disabili o anziani. Basti pensare che la prima missione è stata quella relativa a 15 non vedenti poi trasferiti a Tortona in un Centro del Don Orione.