Toscana
Misericordie Anpas e Croce Rossa: Rossi fermi il blitz sul 118 di Prato
«Il volontariato non legittimerà scelte prese senza alcun confronto. La chiusura della centrale 118 di Prato, è un blitz in piena regola: intervenga Enrico Rossi e fermi tutto questo». Un intervento necessario, sostengono i presidenti regionali di Pubbliche Assistenze, Attilio Farnesi, e Misericordie, Alberto Corsinovi insieme al direttore del comitato regionale della Croce Rossa, Pasquale Morano.
«Siamo letteralmente sorpresi e sbigottiti dalle dichiarazioni del dott. Valter Giovannini, Direttore Generale dell’Assessorato alla Sanità Toscana – dichiarano – quanto affermato infatti non fa che creare ulteriore confusione in una situazione già complessa che genera incertezze a tutte le parti direttamente o indirettamente coinvolte. Già il 9 gennaio scorso avevamo inviato una lettera all’assessore regionale Marroni per ribadire la nostra contrarietà a questa operazione». Una posizione che in più contraddice quanto scritto nella delibera sulla riorganizzazione delle centrali che proprio l’assessorato diretto da Giovannini ha proposto alla Giunta Regionale che l’ha poi approvata lo scorso dicembre. Nell’atto infatti si dava mandato alla Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale, di predisporre un piano di attuazione della riorganizzazione delle Centrali 118 entro 120 giorni dal 16 dicembre, e indicava oltre alle 6 sedi, anche il percorso e i criteri per l’individuazione dei bacini di utenza, avvalendosi, «del supporto dei Coordinatori di Area vasta, dei Direttori Generali delle Aziende UU.SS.LL., delle competenze tecnico professionali dei responsabili delle Centrali Operative 118, delle competenze di ESTAV e di ogni altra figura che possa essere ritenuta necessaria, con la collaborazione dei rappresentanti delle Associazioni di Volontariato e della Croce Rossa Italiana ed effettuando il confronto e la concertazione con le Organizzazioni Sindacali interessate». e non certo da “atti di imperio”, che si nascondono dietro a problematiche e urgenze tecniche assolutamente non reali indicando come transitoria uno spostamento che proprio per le modalità con cui lo si vorrebbe far avvenire sarà tutto tranne che momentaneo.
«La Regione – aggiungono Farnesi e Corsinovi – non può considerare il volontariato un interlocutore affidabile e competente sul tema solo quando fa comodo. La questione della razionalizzazione delle centrali del 118 deve necessariamente passare attraverso il tavolo tecnico al quale siedono Pubbliche Assistenze, Misericordie e Croce Rossa. Ogni ‘salto in avanti’ che avviene in difformità da questo metodo di lavoro ci troverà fermamente contrari. In più, in attesa che si definiscano le cose, le nostre associazioni del territorio, in accordo con noi, non installeranno alcun nuovo dispositivo sulle loro ambulanze. Prima di tutto il deve esserci il rispetto dei cittadini, e del lavoro svolto per mesi da una commissione voluta proprio dell’assessorato in questione; se fossero vere le affermazioni che vedono tale spostamento indispensabile ed urgente per la sicurezza dei cittadini di Prato ci domandiamo allora come e quanto si debbano ritenere sicuri adesso gli abitanti della provincia pratese».