Sarà Prato ad ospitare il prossimo anno il Meeting regionale delle Misericordie e dei donatori sangue Fratres. Stamani a Livorno, dove si è svolta l’edizione 2010 del Meeting, è avvenuto il passaggio di consegne tra il Preposto della Misericordia di Livorno, Enrico Della Bella e il Governatore della Misericordia di Prato, Maria Petrà, dello stendardo simbolo delle Misericordie toscane.Stamani il Meeting di Livorno si è chiuso con la Santa Messa officiata in Duomo dal vescovo, monsignor Simone Giusti, che anche nell’omelia ha salutato le Misericordie, rivolgendo ai confratelli parole di incoraggiamento nel loro impegno ad annunciare il Vangelo attraverso le opere di Misericordia.Al termine della celebrazione, sul sagrato del Duomo, lo stesso vescovo di Livorno ha benedetto i 5 nuovi mezzi, fuoristrada attrezzati, della neo-costituita Unità Regionale di Valutazione delle Misericordie per le grandi emergenze, che potrà collaboare anche con la Sala Operativa Regionale della Protezione Civile della Toscana.E’ stato con la tragica esperienza dei soccorsi dopo la tragedia di Viareggio, un anno fa spiega il Presidente della Federazione delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi– che abbiamo capito la necessità di una struttura di questo tipo, anche se speriamo ovviamente di non averne mai più bisogno. Quando si verifica una grande emergenza essere informati in modo tempestivo e preciso è fondamentale per sviluppare al meglio i soccorsi nell’immediato e nei giorni successivi. Un gruppo di nostri volontari è stato formato appositamente per questo compito. I mezzi saranno dislocati a Firenze e uno per ognuna delle tre Aree Vaste della Toscana, a servizio anche della Sala Operativa regionale della Protezione Civile della Toscana. Saranno operativi 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno. Pronti a mettersi in movimento nel giro di 5 minuti verso il teatro dell’evento. Lì saranno gli occhi’ del nostro movimento, a disposizione anche della Protezione Civile regionale, per farci capire come intervenire, con quali e quanti mezzi e persone, cosa inviare nell’immediato e cosa nei giorni successivi. Per evitare il rischio che sempre si corre nei grandi disastri: un ingolfamento’ di mezzi, persone e aiuti, magari inappropriati, nelle prime ore e una sorta di abbandono’ nei giorni successivi. La grande esperienza che le Misericordie hanno accumulato anche nella protezione civile ci ha insegnato invece che la pianificazione dell’intervento è fondamentale per aiutare meglio chi è colpito e che, per così dire, occorre saper organizzare anche la generosità. (cs)