Toscana

MINORI STRANIERI, UNA RICERCA E UN PROGETTO NELL’AREA FIORENTINA

“Del passato hanno qualche ricordo, positivo e nostalgico anche se legato ad una vita trascorsa nella miseria. Per il futuro non hanno invece aspettative e ridare a questi ragazzi e alle loro giovanissime vite una speranza è sicuramente l’obiettivo più importante, il desiderio che ad un genio della lampada questi bambini chiederebbero subito di esaudire. Un modo per ridurre una situazione di marginalità estrema e contrastare al contempo la criminalità”. Così stamani il vicepresidente della Toscana Angelo Passaleva ha spiegato il progetto fiorentino “Aladino”, realizzato anche con risorse regionali e che si rivolge ai minori stranieri che hanno avuto a che fare con la giustizia o si sono imbattuti in alcol e droga. I risultati della ricerca, condotta l’anno scorso attraverso anche operatori di strada, sono stati illustrati stamani all’auditorium fiorentino della Cassa di Risparmio di Firenze.

In tutto il comune l’anno scorso sono stati contati e seguiti circa seicento minori stranieri, spesso non accompagnati: rom, albanesi e magrebini per lo più, più distanziati i cinesi e i rumeni. E i minori negli ultimi anni sono cresciuti, in proporzione più che gli stranieri adulti. “Questi ragazzi vivono un doppio carcere: quello della droga e quello legato ai reati che hanno commesso – spiega Passaleva – Non si tratta di reati gravissimi nella maggior parte dei casi, ma se non riusciamo a liberare questi ragazzi dalle loro dipendenze ed offrire loro un’opportunità nella società cadranno, una volta fuori, nelle mani delle organizzazioni malavitose che li utilizzeranno come manovalanza, contribuendo alla crescita peraltro di altra criminalità”. (cs-wf)