Italia

MINORI STRANIERI SOLI: STIMATI TRA 8.000 E 24.000, IL 70-80% FUGGE DAI CENTRI

In Italia sono circa 8.000 i minori stranieri non accompagnati intercettati dalle istituzioni, ma si stima che siano almeno 24.000, una cifra in continuo aumento. Il 70-80% scappa dai centri di prima di accoglienza entro la prima settimana di permanenza. Il 20% ha meno di 14 anni. Uno scenario “non idilliaco” che richiede “un percorso uniforme di accoglienza”, e desta “ulteriore preoccupazione” negli operatori se verranno approvate alcune norme del cosiddetto “pacchetto sicurezza” in discussione in Parlamento. E’ quanto emerge dalla ricerca “Minori erranti. L’accoglienza e i percorsi di protezione”, presentata oggi a Roma da Terre des hommes Italia e Parsec, due organizzazioni no profit che si occupano di aiuto all’infanzia e migrazioni. Le due realtà chiedono al Parlamento italiano di non approvare la modifica dell’art.32 del testo unico sull’immigrazione, altrimenti “migliaia di neomaggiorenni migranti già inseriti in percorsi di inserimento sociale si ritroverebbero presto clandestini, in quanto non in possesso dei requisiti richiesti dalla modifica (tre anni di presenza in Italia, di cui due spesi nei percorsi di integrazione”. Bisognerebbe cioè consentire ai minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia dopo il compimento del 15° anno di età (la stragrande maggioranza), di proseguire il loro soggiorno regolare anche una volta divenuti maggiorenni. “Altrimenti rischiano di incappare nello sfruttamento della criminalità, della prostituzione, del lavoro nero”, ha affermato Raffaele Salinari, presidente di Terre des hommes Italia. Le due organizzazioni sono inoltre “fortemente preoccupate” per la proposta di introdurre il reato di clandestinità anche per i minori migranti, “che però in base al precedente testo unico sull’immigrazione non potrebbero essere espulsi”: “L’assurda conseguenza – ha spiegato Federica Giannotta, una delle curatrici della ricerca – sarebbe che il minore migrante irregolare potrebbe essere processato ma non espulso”. Dalla ricerca emerge che “non esiste in Italia un percorso uniforme di accoglienza di questi minori – ha precisato Giannotta – essendo queste prassi estremamente discrezionali a seconda delle istituzioni cittadine, che se ne prendono carico. Ciò significa che la protezione non può dirsi in tutti i casi garantita”. Dall’esame comparato di cinque città coinvolte nel fenomeno (Milano, Torino, Venezia, Roma e Napoli), spiccano infatti buone prassi in alcune realtà – ad esempio a Torino – e disparità di approcci tra Nord e Centro-Sud Italia. I sistemi di accoglienza hanno infatti lo scopo di garantire ai minori stranieri non accompagnati il diritto alla salute, allo studio e al lavoro, e per loro vengono richiesti permessi di soggiorno per minore età o per affidamento.Ma di tutti i minori che entrano in Italia, via mare o via terra, “solo una piccola percentuale esprime la volontà di essere aiutato al momento in cui viene intercettato – rileva la ricerca – e il 70/80% scappa dai centri di prima accoglienza entro la prima settimana di permanenza”. Ciò è dovuto, spiegano gli operatori, al fatto che “arrivano per lavorare ed aiutare la famiglia rimasta a casa, si sentono adulti, ma vengono considerati minori a cui si vieta di fatto l’ingresso nel mondo del lavoro. Scappano perché le loro aspettative non sono considerate legittime”. La ricerca traccia un profilo del minore straniero non accompagnato: l’80% sono maschi tra i 15 e i 17 anni. Il dato “preoccupante” – sottolineano i curatori – è che al marzo 2006 circa il 20% dei minori aveva meno di 14 anni. Arrivano in Italia pagando dai 3000 ai 4000 euro, “con un forte mandato da parte delle famiglie, perché inizino subito a lavorare”. Vengono soprattutto da Albania, Kosovo, Romania, Marocco, Afghanistan. Questi ultimi scappano dalla guerra e possono fare richiesta d’asilo, ma l’iter è più lungo e complesso. La ricerca conclude con una serie di raccomandazioni alle istituzioni competenti, tra le quali l’approvazione di un Piano Nazionale per i minori stranieri non accompagnati.Sir