Toscana
Minori, rafforzare affido e tutela per l’integrazione di minori e giovani stranieri non accompagnati
Lo scopo è pianificare forme di supporto a minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni, al di là del sostegno materiale e dell’accompagnamento all’inclusione sociale all’interno delle strutture d’accoglienza.
Nello specifico: l’affido, attraverso il Progetto Fami Avec 3721 in Toscana, e la tutela volontaria nella fase di transizione del minore verso la maggiore età e nell’avviamento dei neomaggiorenni all’autonomia di vita, attraverso il Progetto Tutori Never Alone.
Al termine del convegno e dei due tavoli tematici a cui hanno partecipato rappresentanti di Regione Toscana, Tribunale per i minorenni, Centri Affido, Servizi Sociali e Referenti progetti Sai-Sistema Accoglienza Integrazione e Fami Avec dei comuni di Firenze, Lucca, Pistoia e Livorno, tra cui sono presenti cooperative aderenti al consorzio Co&So, è stata concordata la stesura di due documenti di policy per rafforzare questi due istituti e il dialogo tra le realtà che si occupano di minori e giovani stranieri non accompagnati.
“Da anni le cooperative del Consorzio Co&So – Gruppo Incontro, Il Girasole, Intrecci, Odissea – sono impegnate sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, ad oggi con 5 progetti SAI sul territorio di Firenze, Lucca, Livorno e Pistoia – afferma Francesca Meoni, direttrice dell’area inclusione del Consorzio Co&So. Lo scopo, cercando di aumentare e valorizzare esperienze di affido, è quello di condividere linee comuni e prassi che possano agevolare questi percorsi importanti e significativi per i minori e per la società”.
Daniele Maltoni, P.O. Marginalità ed Immigrazione del Comune di Firenze, sottolinea che il progetto Avec, che consente di poter seguire i Minori Stranieri non Accompagnati affidati alle famiglie facenti parte della cerchia parentale, si configura come un’importante risorsa per consentire di poter raggiungere un sempre maggior numero di famiglie, già presenti sul territorio, e garantire la continuità dei percorsi di inclusione necessari anche attraverso un percorso partecipato che coinvolge le istituzioni e le comunità straniere presenti da anni sul nostro territorio: “Auspichiamo che gli affidi intrafamiliari attivati oggi, possano moltiplicarsi domani”.
“Il Tribunale per i Minorenni trova il suo scopo nella tutela dei diritti di tutti i minori, anche migranti, dei loro percorsi di protezione e autonomia. Il riconoscimento del compito di affiancamento da parte dell’adulto che era stato il tutore da minorenne è la presa d’atto di una pratica già in essere sul nostro territorio e il tribunale ha ritenuto opportuno valorizzare esplicitamente queste esperienze – dichiara Luciano Trovato, Presidente del tribunale per i minorenni. – Altrettanto importante è la necessità di modellare gli strumenti legislativi dell’affidamento in tutte le sue forme a nostra disposizione per garantire l’interesse del minore all’integrazione. Quello che sarà opportuno valorizzare nel nostro prossimo futuro riguarda l’aspetto informativo e formativo da parte delle strutture pubbliche nei confronti della società civile, che può e vuole essere coinvolta in tutto questo”.
All’evento ha partecipato anche la Regione Toscana, da sempre coinvolta, tramite il settore welfare e innovazione sociale, nella promozione dei percorsi di crescita e accompagnamento dei minori e giovani stranieri non accompagnati presenti sul territorio. In sinergia con il terzo settore e con gli altri attori istituzionali la Regione fornisce il proprio supporto e contributo per una collaborazione efficace e duratura nella ricerca di soluzioni condivise che interessino questi specifici destinatari.