Toscana
Minori: percorsi a sostegno dei genitori adottivi
Il servizio, nato grazie alla collaborazione tra i Comuni della Piana e Azienda Usl 2, punta ad organizzare percorsi in gruppo e a dare sostegno alle famiglie in una fase importante e delicata. Non a caso nel corso dell’iniziativa sarà presentata la bozza del protocollo d’intesa tra Regione e Ufficio scolastico toscano per lo sviluppo di percorsi di accoglienza e di inserimento formativo dedicato a bambini e ragazzi adottati.
“Il protocollo – anticipa il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Sestini che parteciperà al convegno di sabato – intende promuovere la culturadell’accoglienza e la conoscenza delle diverse forme di genitorialità; favorire il benessere di bambini e ragazzi adottati e delle loro famiglie in ambito scolastico attraverso percorsi di inclusione e di contrasto al disagio; valorizzare la storia e l’identità di bambini e ragazzi adottati; rafforzare la rete integrata dei servizi; individuare e diffondere prassi operative omogenee a livello regionale orientate alla definizione e all’attuazione di percorsi specifici di valutazione e di inserimento scolastico dei minori adottati”.
Nel corso del convegno Sestini presenterà anche i numeri delle adozioni in Toscana al 31 dicembre 2013 che confermano quanto già emerso negli anni precedenti a proposito della “forte contrazione del fenomeno delle adozioni, sia per ciò che riguarda le domande inoltrate delle coppie aspiranti, sia per ciò che concerne i bambini adottati e in particolar modo di quelli stranieri”. Dai numeri reperibili presso il Tribunale per i minorenni di Firenze, nel 2013 le coppie richiedenti adozione toccano il valore più basso registrato dal 1999. Sono appena 544 contro le 560 dell’anno precedente, le 718 del 2009 e le 883 del 2006, anno i cui si è invece registrato il valore più alto. L’età media dei richiedenti adozione continua ad essere relativamente alta (41,6 anni per gli uomini e 40,1 per le donne), mentre continuano a prevalere i titoli di studio di “alto livello” (il 50 per cento circa delle donne che inoltrano domanda di adozione hanno la laurea o la laurea breve) e le professioni da impiegata/o. Anche se in netto calo, nel 2013, la Società della salute di Firenze rimane l’ambito territoriale con il più alto numero di coppie richiedenti adozione (42), seguito da quella pisana (30), Fiorentina Nord-Ovest (29) e pratese (28). Sul fronte dei bambini adottati in adozione internazionale la contrazione è altrettanto decisa se si pensa che queste sono state appena 297 contro le 408 di cinque anni prima (-27 per cento). La Russia si conferma come primo Paese di provenienza dei bambini adottati, aumentando addirittura il numero delle adozioni (87), seguita dall’Etiopia (35), dall’India (26) e dal Congo (24). La Colombia è il Paese dove invece si registra la contrazione più importante con 30 adozioni in meno rispetto al 2011 (14 contro 54).
L’adozione nazionale rimane invece in una dimensione quantitativamente meno importante e oscilla, come tutti gli anni, mediamente tra le 30 e le 40 unità (nel 2013 sono stati 37 i bambini adottati in adozione nazionale). Il 2013 segna un importante aumento degli iscritti nel registro per l’accertamento dello stato di abbandono soprattutto nella parte degli iscritti con articolo 12 (genitori noti) della legge 149/01 che nell’ultimo anno di rilevazione passano da 31 a 56.
Accanto al Garante regionale, parteciperanno all’incontro operatori del settore, rappresentanti delle istituzioni locali e dell’Azienda sanitaria.