Caritas

Minori in Toscana, quadro positivo ma cresce povertà

presentato oggi a Firenze il rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza" grazie all’organizzazione di Caritas Italiana e Unicef

In Toscana diminuisce leggermente la percentuale di minorenni rispetto al totale della popolazione, al 14,1% contro una media nazionale del 15,1%. La povertà relativa minorile è del 20,1%, dato in aumento rispetto al precedente Rapporto (15%), anche se inferiore alla media italiana.

Sono i numeri della terza edizione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione” del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Gruppo CRC).

Il Rapporto è stato presentato oggi 21 marzo 2025 a Firenzegrazie all’organizzazione di Caritas Italiana e UNICEF Italia, in collaborazione con: Caritas Toscana, ADIR – L’altro diritto, CAMMINO – Camera Nazionale Avvocati per le Persone, per i Minorenni e per le Famiglie, CNCA coordinamento nazionale comunità accoglienti, Legambiente Scuola e Formazione e con il Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza.

L’abitudine alla lettura e la pratica sportiva sono superiori ai valori medi nazionali, infatti la Toscana è tra le prime tre regioni italiane per la percentuale più elevata di bambini e ragazzi che hanno l’abitudine alla lettura. Buona la copertura dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, con l’88,3% dei comuni coperti, superiore di ben 23,9 punti rispetto alla media nazionale, e 40,7 posti ogni 100 bambini 0-2 anni, superiore di 10,7 punti alla media italiana. La Toscana è l’unica regione italiana con un trend in aumento rispetto al numero di pediatri paragonato al Rapporto precedente, così come elevata è la copertura vaccinale per il vaccino HPV nelle bambine, infatti, la Toscana rientra tra le prime tre regioni italiane. La percentuale di bambini e bambine obesi è inferiore al dato nazionale, così come il tasso di mortalità infantile. Negativa però la qualità dell’aria, con il 76,5% della popolazione esposta all’inquinamento da PM2,5.

Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC), coordinato da Save the Children Italia e composto da oltre 100 organizzazioni del Terzo Settore attive nella tutela dei diritti dell’infanzia e adolescenza, ha realizzato la terza edizione del Rapporto “I dati regione per regione 2024”, che fornisce una panoramica dei principali dati regionali sull’infanzia e l’adolescenza. Il Rapporto, pubblicato con cadenza triennale, integra l’analisi narrativa dei Rapporti annuali sul monitoraggio della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, con l’obiettivo di stimolare riflessioni e politiche territoriali che mettano al centro i diritti dei minorenni.

Per l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli “alcuni aspetti ci confortano come sistema regionale, la presenza di un’adeguata rete di servizi che riescono a prendersi cura dei bambini, delle bambine e degli adolescenti. E un rapporto anche con i genitori apparentemente positivo, come si descrivono i ragazzi. C’è una riduzione dei neet, di coloro che non studiano, non lavorano e non lo cercano”. Tra i dati “che ci fanno pensare c’è l’aumento della povertà, soprattutto dal punto di vista educativo e c’è un aumento anche del numero dei ragazzi che sono stati che sono detenuti negli istituti penitenziari minorili”.  Don Emanuele Morelli, delegato regionale Caritas Toscana, ha affermato che “ci sono alcuni segnali preoccupanti che non ci possono lasciare indifferenti ma in un contesto generale di buona condizione: in Toscana si sta bene, anche dal punto di vista dell’infanzia e della adolescenza”. Per quanto riguarda la povertà educativa “i minori che hanno meno opportunità rispetto ai loro coetanei sono una provocazione per tutti”.