Cultura & Società
Minori e media, rapporto Eurispes: «Anche loro percepiscono la crisi»
Il 2012, stando al Rapporto Eurispes, «evidenzia segnali di maggiore difficoltà e di fragilità delle famiglie», rispetto alla rilevazione del 2010, dove la situazione lavorativa dei genitori era cambiata solo in pochi casi: oggi più di una bambino su cinque (22,2%) riferisce la difficoltà della propria famiglia ad arrivare alla fine del mese. Nel 2012 più di un adolescente su quattro riteneva che la crisi economica avesse colpito la propria famiglia (29%), oggi ben la metà dei ragazzi (50,1%) si dice consapevole della difficile situazione economica che vive in prima persona nella propria famiglia. Sebbene nel 64,9% la situazione professionale dei genitori complessivamente appaia invariata, in quasi una famiglia su tre (30,9%) la crisi economica ha costretto a dei cambiamenti nella condizione lavorativa.
Quanto al rapporto dei minori con la tecnologia, l’Eurispes rileva che il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, anche se la tv resta ancora per loro il mezzo preferito. A quasi la metà dei bambini intervistati (49,4%) capita di scegliere cosa vedere in Internet e su che siti navigare parlandone prima con i propri genitori, ma solo nel 14,4% ciò avviene sempre (9,2 invece spesso): nella maggioranza dei casi la scelta condivisa riguarda episodi sporadici (qualche volta il 13,7% e raramente il 12,1%). Il 37% del campione, al contrario, non parla mai prima con i genitori di cosa vedere navigando in Rete. Per quanto riguarda gli adolescenti, solo l’1,2% di essi non ha un cellulare, e la dimestichezza con Internet e i social network rasenta il rischio dipendenza. Alla domanda, infatti, «ti capita, quando sei connesso a Internet, di non riuscire a staccarti, anche se ti sei riproposto di farlo?» quasi metà degli adolescenti (47%) risponde «qualche volta», al 14,5% accade spesso e al 7,2% sempre. Solo il 30,3% dei ragazzi non ha mai messo atto comportamenti di dipendenza, anche se con diverse gradazioni, dalla Rete.