Quando il Comune di Firenze lo ha chiesto, mio padre, da bravo cittadino, ha comperato subito il telepass per poter accedere alla Ztl dove abita da 85 anni, pagando i 45 euro richiesti. La spesa gli pesava ma era soddisfatto di aver fatto il proprio dovere. Poi ha cominciato a vedersi arrivare una multa dietro l’altra per circolazione nella Ztl «senza autorizzazione». Cosa era successo? Si era scordato di rinnovare anche il tagliando da esporre! Un errore formale dunque. Ma le 13 multe che gli sono per adesso arrivate sono state riconosciute valide dal Comune. Allora mio padre è stato costretto a fare ricorso al prefetto «contro» il Comune. Per adesso il Comune chiede a mio padre 999,57 euro (2 milioni di lire) per un errore formale. Se il Prefetto dovesse dar ragione al Comune mio padre dovrà pagare il doppio, cioè 4 milioni di vecchie lire!Mio padre, pensionato di 85 anni, non dorme la notte, è sconsolato… «Suvvia babbo», gli ho detto io, «non hai visto le importanti iniziative del Comune di Firenze per rilanciare la ricerca scientifica, l’Università e quant’altro? Certamente i tuoi 4 milioni di lire saranno usati per questo!… o no?»Carlo SusiniFirenzeLei si qualifica come «ricercatore Cnr» e visti i chiari di luna capisco l’ironia sull’utilizzo dei 4 milioni di lire eventualmente prelevati speriamo di no a suo babbo. Ma il punto è un altro: è possibile che una dimenticanza chiaramente involontaria debba essere sanzionata così pesantemente, quando oltretutto assistiamo ogni giorno a centinaia di violazioni «volontarie», come la sosta vietata, anche in doppia e tripla fila o l’ingresso in Ztl da varchi liberi e mai presidiati dai vigili, che rimangono quasi sempre impunite? Ed è possibile che nel 2004, con le tecnologie a disposizione, non sia possibile prevedere una semplice letterina che un mese prima della scadenza avvisi il cittadino e gli dica anche come fare per rinnovare il permesso? Viene il dubbio che non lo facciano solo per mettere in bilancio… qualche multa in più.Claudio Turrini