Dopo diciotto anni di attesa, domenica 29 novembre, tornerà visibile al pubblico, nella chiesa parrocchiale di Santa Croce alla Ginestra di Montevarchi, il «San Michele e il drago», un prezioso e raro gruppo scultoreo ligneo policromo del XV-XVI secolo. Il rientro della scultura avviene al termine di un lungo restauro che ha permesso di recuperare il suo originale splendore, a partire dai colori usati per dipingere il legno. La scultura quattrocentesca, legata al culto dell’arcangelo San Michele, torna così nella sua sede originaria. L’evento di ricollocazione coincide con le celebrazioni per il millenario della fondazione dell’originario complesso monastico della Ginestra e la sua conseguente destinazione a rifugio per i pellegrini.Domenica 29 novembre si terrà un convegno nel corso del quale sarà presentato il restauro. Con inizio alle 16.30, nei locali della ex Filanda della Ginestra, presso l’attuale sede del Consiglio comunale di Montevarchi, interverranno Rita Mazzetti Panozzi, assessore alla cultura della Provincia di Arezzo, Giorgio Valentini, sindaco di Montevarchi, Chiara Galli, assessore alla cultura di Montevarchi, Marcello Bossini, consigliere della Sezione Soci Coop, Sara Soldani, storica dell’arte che ha curato uno studio e una pubblicazione sull’opera, e Paola Baldetti, restauratrice del gruppo scultoreo. Anna Benvenuti, ordinario di storia medievale dell’Università di Firenze e specialista della religiosità popolare nel Medioevo, terrà una relazione sul culto dell’arcangelo Michele. Il convegno sarà coordinato da Gianluca Monicolini, presidente del Consiglio comunale di Montevarchi, che ha seguito tutte le fasi di allestimento del programma che ha portato alla conclusione del restauro.Al termine del convegno, nella chiesa, avverrà la presentazione della statua restaurata, e a seguire la benedizione da parte del parroco don Luigi Buracchi. A conclusione sarà offerto un rinfresco ai partecipanti.