Vita Chiesa
Milingo e i preti sposati: che ingenuità
Di nuovo il caso Milingo. Se comunque, qualcuno mi accusa di superficialità nei confronti di notizie ben più serie e drammaticamente reali (guerre e carestie) riconosco che ha ragione.
Milingo. Quando, alla notizia del suo matrimonio con Maria Sung, celebrato dal fondatore della setta dei «moones», il cosiddetto reverendo Moon, la chiesa in modo ufficiale aveva messo in atto tutte le strade per un recupero, mi ero infastidito. Pensavo: si è voluto sposare, bene per lui, lasciatelo dov’è. Non sarà più vescovo. In fondo se queste cose succedono ai sacerdoti perché dovrebbero esserne immuni i vescovi o cardinali? Poi però, dialogando con altri confratelli, mi ero ricreduto e avevo giudicato positivo e necessario il suo recupero da parte della chiesa cattolica. Questa la ragione principale: «Essendo vescovo, ha la potestà di ordinare dei sacerdoti e quindi di creare una chiesa alternativa, provocando una grave divisione nella chiesa cattolica che lega la sua identità propria alla sua unità. Credo la chiesa una, santa…».
«Gli alunni abbiano una conveniente conoscenza dei doveri e della dignità del matrimonio cristiano che rappresenta l’unione di Cristo con la chiesa». Il dono e la scelta del celibato non sono frutto della paura del matrimonio o addirittura conseguenza di traumi legati alla sessualità. Per questo, molto personalmente, piuttosto che giudicare negativamente Milingo preferisco pensare che sia totalmente ingenuo.