Firenze
Migrazioni: un progetto della Caritas di Firenze per parlarne a scuola
Quando si parla del fenomeno migratorio, degli sbarchi nelle coste siciliane, sembra quasi di assistere ad una fredda lezione di statistica, dove a susseguirsi sono solo i numeri, le percentuali. E si finisce così, senza neanche accorgercene, per dimenticare che dietro quelle cifre si nascondono delle persone come noi. Indifferenza, ma anche crescenti episodi di discriminazione, xenofobia, razzismo. Per questo è sempre più necessario riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica, a fare chiarezza su questo fenomeno. Un cambiamento di prospettiva che è prima di tutto culturale e che ha come punto di partenza le nuove generazioni.
Ed è proprio sui giovani che la Caritas Diocesana ha deciso di puntare. A partire da gennaio 2018 prenderà infatti avvio un progetto pilota, in collaborazione con la Commissione Migrantes di Firenze, il Centro Missionario Diocesano e il Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, il cui obiettivo è quello di stimolare un dibattito aperto ed informato su questi temi, rendendo protagonisti gli studenti attraverso un approccio dialogico e partecipativo.
«Man mano che le società europee assumono un aspetto sempre più multiculturale, si avverte la necessità di accrescere la consapevolezza dei molti motivi per i quali le persone scelgono di lasciare il proprio Paese o sono costrette a farlo. Educare i giovani a una cittadinanza attiva consapevole e critica, anche in materia di immigrazione, è quindi un modo per promuovere il rispetto per la diversità e favorire la coesione sociale», afferma Luca Orsoni, responsabile dell’Ufficio Formazione Caritas. Luca Orsoni ha inoltre ribadito l’esigenza di sensibilizzare sempre più i ragazzi a una positiva percezione del fenomeno migratorio, evidenziando le cause, gli effetti, favorendo la cultura dell’accoglienza, dell’incontro: «I laboratori saranno un’occasione di partecipazione e di riflessione per gli studenti. Mentre dal punto di vista operativo, per cercare di coinvolgerli a pieno, saranno utilizzati ausili audiovisivi, giochi di ruolo e attività pratiche, oltre che presentazioni e narrazioni di esperienze dirette con il supporto di esperti e testimonianze». Un approccio metodologico ormai consolidato da tempo ed in grado di offrire importanti stimoli ai ragazzi.
Entrando nello specifico del progetto, sarà suddiviso in tre fasi. La prima vedrà un confronto preliminare tra i soggetti promotori e i docenti per presentare le attività che verranno svolte in classe, seguirà poi l’attivazione del percorso strutturato in quattro moduli con incontri di due ore, infine verrà fatta una valutazione del feedback. Info e contatti: scuola@caritasfirenze.it