Toscana
Migranti: domani nave a Marina di Carrara con 195 persone
La Croce Rossa Italiana si prepara ad accogliere i 195 migranti. Siamo all'undicesimo sbarco sulle coste della Toscana, ad oggi sono arrivati più di 1.200 persone
Attraccherà nella mattina di martedì, intorno alle 8, nel porto di Marina di Carrara la nave di Open Arms Italia con a bordo 195 migranti, fra cui donne e bambini, salvati dai volontari della Ong in tre diverse operazioni di soccorso nel mar Mediterraneo.
“I nostri volontari si stanno preparando per dare il necessario supporto alle operazioni di sbarco e di assistenza – spiega Costantino Danese, Vicepresidente della Croce Rossa Italiana-Comitato Regionale Toscana-. Si tratta di volontari provenienti da diversi Comitati della regione che, sotto il coordinamento del Comitato Regionale, anche in questa occasione garantiranno un grande lavoro di squadra sia sul molo, che a bordo nave e poi presso il Carrara Fiere. Siamo all’undicesimo sbarco sulle coste della Toscana, ad oggi sono arrivati più di 1200 migranti: ogni volta la Croce Rossa è presente con un contingente di oltre 35 volontari provenienti da tutta la regione e decine di mezzi”.
“Le attività che la CRI svolge in occasione degli sbarchi sono diverse – – spiega Andrea Marchi, Delegato Regionale Attività di Emergenza Operazioni e Soccorso della Croce Rossa Italiana-Comitato Regionale Toscana –. Si parte dall’assistenza allo sbarco che si concretizza in diverse fasi: prima di tutto, a bordo nave il nostro personale (medici, mediatori, psicologi e sanitari), assieme ai medici dell’Usmaf (Ufficio della Sanità Marittima e Aerea di Frontiera) svolgono un primo rapido screening sanitario per individuare eventuali priorità di sbarco, eseguono i tamponi Covid ai sintomatici e poi consegnano ai migranti un kit di abiti per cambiarsi completamente”.
“Una volta scesi sulla banchina, i migranti vengono accompagnati con i pulmini dagli operatori della Croce Rossa presso il centro di prima accoglienza, per essere sottoposti ad uno screening sanitario approfondito e completo a cura della ASL – aggiunge Andrea Marchi -. Anche presso il centro di prima accoglienza, ci sono operatori della Croce Rossa che operano in supporto al personale medico e paramedico dell’azienda sanitaria e non solo”. “Dopo il riconoscimento e la fotosegnalazione da parte del personale della Questura, i migranti ricevono un pasto caldo e possono riposare -conclude il Delegato regionale della CRI Toscana–. In questa fase, i volontari della Croce Rossa appartenenti al Servizio RFL (Restoring Family Links) si occupano di possibili richieste di ricongiungimenti familiari e permettono ai migranti di telefonare a casa per avvisare i propri parenti e conoscenti che sono vivi, mentre i volontari del Servizio di supporto psicologico (SEP) insieme ai mediatori linguistici accolgono i migranti, gli spiegano dove si trovano e quale sarà il loro percorso”.